PROGRAMMA APRILE > MAGGIO 2008Il Cinema Tiberio in collaborazione con NOTORIUS RIMINI CINECLUB aderisce alla seconda edizione di DOC IN TOUR - rassegna regionale delle sale d’essai dedicata al documentario ideata dalla Fice Emilia Romagna in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, la D.E-R. (documentaristi Emilia-Romagna) e Fronte del Pubblico – offrendo un ricco panorama della produzione documentaristica regionale e nazionale. La rassegna si svilupperà in tre fasi - fra aprile e maggio - con cadenza settimanale (mercoledì sera ingresso gratuito), intrecciandosi anche con altre iniziative che saranno ospitate al Tiberio. 2/9/16/23 aprile: il Doc Regionale- DOC IN TOUR 2008 La prima parte del programma è dedicato esclusivamente al documentario prodotto in regione (formato dvd); per ogni serata sono stati selezionati due documentari regionali, omogenei per tema trattato. 30 aprile – 7/14/21/28 maggio:Doc in Tour & lungometraggi scelti dalla CGIL - MONDO GRUA La seconda parte del programma prevede l’abbinamento di documentari regionali a lungometraggi sulla tematica del lavoro scelti dalla Cgil di Rimini nell’ambito della propria rassegna “Mondo Grua” 15/29 maggio: Doc Film - lungometraggi abbinati alla rassegna ACEC “SALVIAMO IL CREATO: il grido della terra, le risposte dell’uomo” la terza ed ultima parte è caratterizza da film documentari, distribuiti a livello nazionale, scelti nell’ambito della rassegna ACEC dedicata ai problemi dell’ambiente. PROGRAMMA ESTESO:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 2 aprile – ore 21,00 - DOC IN TOUR 2008- INGRESSO LIBERO - CHAPITEAU, LA TENDA DEL CIRCO di Umberto Asti – Italia 2007 – 70’ Il circo Rossi è composto da Roberta Rossi e dai figli Maicol e Sendy nonché da Aline, compagna di Maicol. A questi si aggiunge eccezionalmente qualche artista, per periodi di tempo limitato, come i funamboli Alessandro e Cristina. Sono mille le ragioni che rendono dura e imprevedibile la vita di un piccolo circo. L’unica cosa certa sono le spese e solo un amore cieco per questa professione permette a Roberta, Maicol, Sendy e Aline di affrontare simili precarietà. Il film è un viaggio all’interno di questo piccolo universo. La telecamera, sempre in soggettiva, si muove come fosse una persona estranea, curiosa di conoscere, scoprire, sapere. Essa partecipa alla vita del circo ascoltando e osservando tutto con attenzione: i dialoghi, le prove, le fatiche e le ansie. Umberto Asti, udinese di nascita, dedica gli anni giovanili al cinema sperimentale. Dal 1960 al 1977 realizza, in questo specifico settore, alcuni cortometraggi fra i quali Quarta dimensione, del 1974, premiato in numerose rassegne . Tra i documentari realizzati negli ultimi anni meritano citazione L'altra riva del Don (1994) L'uomo del Volga (1999) e La vittoria non ha le ali (2003), girati in Russia con la consulenza storica e la collaborazione artistica di Marina Rossi. I naviganti, del 2006 e Chapiteaudel 2007, sono l'ultimo risultato di questa collaborazione. - FOLLETTI, STREGHE, MAGIE. IL LUNGO VIAGGIO NELLA TRADIZIONE DELL’APPENNINO di Simonetta Rossi – Italia 2007 – 40’ Film documentario di Simonetta Rossi scritto da Mario Ferraguti, racconta il lungo viaggio compituto da Giouan Baratta per salvare la figlia Tecla dalla mortale fattura di una terribile strega. La voce fuori campo narra l’itinerario magico del viandante, partito da Agrimonte (Corniglio) per arrivare sino a Pontremoli attraverso il passo del Cirone e ritornare a casa dal passo del Lagastrello, un vero “girotondo” Appenninico. Un’odissea in grado di svelare una variegata mitologia che si rifà alla tradizione orale purtroppo sempre più difficile da recuperare se non attraverso la voce dei pochi superstiti che abitano ancora la montagna. Nei paesi che Giouan attraversa persone reali raccontano le caratteristiche delle figure magiche tradizionalmente presenti nella zona e gli incontri con esse. Cosi entreranno in scena: il folletto, le auguane, la fata delle tecchie, il lupo mannaro, la strega lucabagia, il regle. Simonetta Rossi, regista e art director diplomata all’Istituto d’arte di Paolo Toschi, laureata in Lettere moderne all’Università di Parma. Ha lavorato come fotoreporter per diverse testate prima di dedicarsi all’arte multimediale e fondare nel 2001 Digitalsquad. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 9 aprile – ore 21,00- DOC IN TOUR 2008 - INGRESSO LIBERO - ISTAMBUL: LA CITTA’ NARRATA DA NEDIM GURSEL di Enza Negroni – Italia 2007 – durata 50’ Il documentario racconta Istanbul, una città caratterizzata dalla convivenza di un presente moderno, occidentale, metropolitano e un passato secolare. La città è vista dagli occhi dello scrittore turco Nedim Gürsel insieme alle riflessioni dei suoi abitanti sulla prossima entrata in Europa della Turchia. Istanbul è raccontata con scorci sul futuro, con un forte sviluppo economico e demografico al centro di flussi migratori. Immagini che narrano una ricchezza di approcci alla città di Istanbul, intesa come importante realtà culturale e commerciale, accompagnate ad una scenografia che diventa essa stessa narrazione di una Istanbul città metropolitana, intesa come realtà storica, scenografia narrativa, proiezione simbolica e forma dell’immaginario. Nata a Bologna nel 1962, lavora fra Bologna e Roma, regista e sceneggiatrice di lungometraggi “Jack Frusciante é uscito dal gruppo" , coordinatrice di laboratori “Rotta per il Pilastro”, “ Quanti siamo quelli che siamo”, “ Carica Ragazzi”, "Laboratori audiovisivi", regista di documentari “ Adottando a Tuzla”, di docu-fiction : “ Echi di sera” e di un dvd con Stefano Benni: “Misterioso” per Feltrinelli e pubblicità progresso sulla sicurezza stradale rivolta ai giovani. - PO’ IN BLUES di Primo Grioldini – Italia 2007 – 48’ Due musicisti blues, neri americani, nati nel delta del Mississipi, mai usciti dall’America, protagonisti di due indimenticabili giornate con gli appassionati lungo le rive del fiume Po. Louis Youngblood e Terry “harmonica” Bean in concerto presso la Corte “Le Giare” di Roccabianca nella Bassa Parmense e in battello lungo il Grande Fiume a Zibello. Il racconto di due giornate attraverso la magia della musica, le suggestioni della vita contadina e del fiume Po e i due protagonisti che raccontano la loro storia. Attivo nel campo del cinema e degli audiovisivi da oltre quindici anni, prima come organizzatore culturale e responsabile di cineclub, docente di cinema, dal 1997 produce cortometraggi e documentari con la casa di produzione Effetto Notte. Dirige la manifestazione Parma Video Film Festival. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 16 aprile – ore 21,00 - DOC IN TOUR 2008 - INGRESSO LIBERO - IL SENSO DEGLI ALTRI di Marco Bertozzi – Italia 2007 – 58’ sarà presente il regista Il senso degli altri esplora le appartenenze di un popolo migrante, gli antichi albanesi d’Italia, partendo dalla pelle del regista. L’esperienza dell’individuo è alla base dell’incontro con l’altro: un “cinema dal vero” quale necessità di relazione, pratica che investe l’atto stesso nel suo farsi, espressione che attraversa il documentario come una ricerca… Impossibile ritrovare la traccia “pura”: l’identità di un popolo migrante si diffonde e si riverbera in un Mediterraneo informe, protetto da alte montagne, ospitato da mille isole, tutte immaginarie. Alla fine del viaggio la scoperta riguarda soprattutto la modulazione del “noi”, in una calibratura spuria che va dall’intimo al collettivo… Marco Bertozzi, nato a Bologna nel 1963realizza documentari sui temi dell’immaginario urbano e delle identità culturali, fra i quali “Lo scenario della vacanza nella metropoli balneare romagnola” (sua tesi di laurea in Architettura, meritevole del Premio Speciale della Giuria alla VII edizione del Tourfilm Festival di Montecatini, 1989). Dottore di ricerca in Storia e filologia del cinema (Università di Bologna e di Paris VIII), ha insegnato "Cinematografia documentaria" al DAMS di Roma Tre e “Storia del cinema documentario” al Centro Sperimentale di Cinematografia. Socio fondatore di DOC/IT, l’Associazione dei Documentaristi Italiani. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 23 aprile – ore 21,00- DOC IN TOUR 2008 - INGRESSO LIBERO - IL CONFINE di Stefano Mordini – Italia 2007 – 70’ Attraverso i luoghi d’incontro e di preghiera delle diverse comunità islamiche milanesi, la storia del tunisino Saadi Nassim, indagato, arrestato e prosciolto dall’accusa di terrorismo, e quella di Sultan Mohamad, anch’esso inquisito e poi imprigionato. Storie di persone che abitano vecchi magazzini trasformati in moschee, dove ogni venerdì si riuniscono per pregare, cercare lavoro e creare una massa critica di aventi diritto al voto in un Paese che li accetta ma non li riconosce. Stefano Mordini al 1990 inizia a lavorare prima come produttore esecutivo e poi come regista. I suoi film ottengono diversi riconoscimenti nei principali festival italiani e internazionali e nel 1996 partecipa a Venezia con il cortometraggio I Ladri. Nel 2000 gira i documentari Paz ’77 e Arbitri e successivamente realizza una serie di documentari sul tema della globalizzazione, tra cui L’allievo modello (2002), selezionato al Festival del Cinema Indipendente di Buenos Aires. Nel 2004 scrive e dirige il suo primo lungometraggio, Provincia meccanica (2005), che viene presentato in concorso al Festival di Berlino. - PARTIRE, RITORNARE, IN VIAGGIO CON TAHAR BEN JELLOUN di Francesco Conversano e Nenè Grignaffini – Italia 2007 – 50’ Ogni anno migliaia di marocchini e di magrebini partono dalle loro città e dai villaggi del Marocco e si spostano verso l’Europa attraverso varie direttrici. Il film racconta l’universo di questi emigranti a partire dal luogo della loro origine. Il Marocco è la terra natia, difficile da lasciare ma nella quale è impossibile per molti restare a causa della disoccupazione dilagante. E l’Europa rappresenta un miraggio, l’unico sogno di una vita possibile. L’Europa diventa quasi un’ossessione per molti giovani, i quali si convincono che partire sia l’unica possibilità di avere una vita da vivere, senza considerare il fatto che per la maggior parte di loro partire significherà non avere un futuro. Francesco Conversano e Nene Grignaffini sono autori, registi e produttori dal 1980. Il loro lavoro è caratterizzato da un’attenta ricerca che liha portati a sperimentare linguaggi e forme narrative diverse e a scegliere il documentario come strumento per raccontare storie del nostro tempo. Tra i numerosi film prodotti prevalentemente per la RAI, alcuni, presentati al Centre G. Pompidou di Parigi e al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, hanno ottenuto riconoscimenti a festival ed eventi internazionali. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 30 aprile –RASSEGNA CGIL RIMINI "MONDO GRUA" - - INGRESSO LIBERO Ore 20,30 - ANTONIO FERROVIERE di Alessandro Quadretti – italia 2007 – 12’ - DOC IN TOUR 2008 Cronaca di un infortunio sul lavoro, tra le contraddizioni di un sistema sociale in crisi d’identità e il dolore e coraggio di un capotreno. Ore 21,30 - MORIRE DI LAVORO di Daniele Segre – Italia 2008 – 88’ - - DOC IN TOUR 2008 con Ciro Giustiniani, Luca Rubagotti, Seck Bamba Documentario che indaga sulla realtà del settore delle costruzioni in Italia, protagonisti i lavoratori e i familiari di lavoratori morti sul lavoro. La trama narrativa si sviluppa attraverso i racconti e le testimonianze dei protagonisti, ripresi in primo piano, che guardano in macchina. Altro elemento espressivo sono le voci di tre attori, due italiani e un senegalese, che interpretano ciascuno il ruolo di un lavoratore morto in cantiere. Nel film si parla di incidenti mortali nei cantieri edili, dell'orgoglio del lavoro, di come si è appreso il mestiere, della sicurezza e della sua mancanza, di lavoro nero, di caporalato. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 7 maggio –RASSEGNA CGIL RIMINI "MONDO GRUA" - INGRESSO LIBERO Ore 20,30 – LA LUNA DI KIEV di Marcella Piccinini – Italia 2007 , 20’- - DOC IN TOUR 2008 Il viaggio analizzato tramite immagini di paesaggi, vuole essere una testimonianza del viaggio condotto dalle donne Ucraine per venire in Italia a lavorare. Il documentario vuole fare emergere la loro storia personale, la loro mentalità, il loro carattere e le loro usanze, dando un’identità ad una signora che noi definiamo solo come “badante”. Nata a Montichiari (Brescia) nel 1974, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1997 e laureata al DAMS di Bologna indirizzo Cinema, partecipa a molti seminari sulle professionalità del cinema e realizza alcuni cortometraggi tra i quali, La route (1999), La nuit et le jour (1999) e Trecento secondi selezionato al Monferrato Film Festival nel 2003. Ore 21.00 – 40 MQ DI GERMANIA di Tevfik Baser – Germania/Turchia 1986, 80’ con Ozay Fecht, Yaman Okay, Mustafà Gulpinar Dursun, un operaio immigrato da diversi anni in Germania, si fa raggiungere dalla moglie Turna, proveniente dal loro piccolo villaggio turco. Abitano in un minuscolo appartamento che si affaccia su un tetro cortile di Amburgo e su uno squarcio di strada. Turna vorrebbe conoscere la nuova patria e i suoi abitanti, ma il marito la isola da qualsiasi contatto con l’esterno. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 14 maggio –RASSEGNA CGIL RIMINI "MONDO GRUA" - INGRESSO LIBERO Ore 20,30 - PANCEVO _MRTAV GRAD di Antonio Martino – Italia 2007 – 30’ -- DOC IN TOUR 2008 Pancevo, una piccola cittadina a 15km da Belgrado, in Serbia, è sede di uno dei più grandi complessi industriali dell’Ex Yougoslavia. Durante la guerra dei Balcani la Nato, con il benestare dell’Europa bombarda pesantemente questo complesso industriale causando volutamente una enorme catastrofe ambientale distruggendo quasi completamente le già mal funzionanti industrie Yugoslavia. Enormi quantità di sostanze tossiche come l’ammoniaca, il cloruro monomero, il mercurio si riversano in grandi quantità nella natura. A distanze di nove anni dalla guerra dei Balcani, oggi a Pancevo, la città più inquinata d’Europa, muore in media un uomo al giorno. Antonio Martino si laurea al Dams di Bologna nel 2004. La collaborazione con Ong (ANPAS Emilia-Romagna) ed alcune associazioni di volontariato lo porta a girare due documentari: Noi siamo l'aria, non la terra (2004) e Fatma Aba-ad. Come ho imparato ad amare i Saharawi (2005), girato nel Sahara presso i campi profughi Saharawi. Dal 2000 collabora con la Polivisioni, gruppo di filmakers indipendenti con cui, nel 2003, affronta il problema dell'antiproibizionismo in Italia girando il documentario Siamo fatti così, che vede come attore principale Freak Antoni, cantante degli Skiantos. Nel 2005 decide di analizzare le condizioni dei bambini che vivono in una società che a stento cerca di riprendersi dopo gli orrori post Ceusescu. Gira “Gara de Nord_copii pe strada” con il solo apporto di una piccola telecamera palmare più o meno nascosta ed un budget pari a zero. Il film riceve molti premi, tra i quali il prestigioso Premio produzione Ilaria Alpi 2007. Il film è stato acquistato da Rai 3 e Rai news24. Ore 21.00 – METROPOLIS di Fritz Lang - 1927 di Fritz Lang, Germania 1927, 147’ con Gustav Frolich, Alfred Abel, Brigitte Helm (copia proveniente dall'Istituto Cinematografico dell'Aquila "La Lanterna Magica") Nel 2026, in una megalopoli a due livelli, gli operai che lavorano come schiavi nei sotterranei sono incitati alla rivolta da un robot femmineo che riproduce le fattezze di una di loro, la mite Maria. L'ha costruito uno scienziato al servizio dei padroni che vuole vendicarsi del potente John Fredersen, dominatore della città. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 21 maggio – RASSEGNA CGIL RIMINI "MONDO GRUA"- INGRESSO LIBERO Ore 20,30 - DALLA RESISTENZA AI DIRITTI LE DONNE SI RACCONTANO di Nicola Nannavecchia – Italia 2007 – 50’- DOC IN TOUR 2008 Cinque interviste ad altrettante donne di Reggio Emilia, protagoniste e testimoni di una parte importante di storia politica e sociale italiana del '900, dagli anni del fascismo e della Resistenza, agli ultimi decenni del secolo, focalizzando l’attenzione in particolare sul ruolo di genere della donna. Le interviste sono state condotte dalle studentesse di un istituto magistrale di Reggio Emilia, nell’ambito di un ampio progetto, teso a creare un ponte generazionale con le donne e gli uomini di domani, perché queste esperienze non vadano disperse. Nato a Bari nel 1966. fotografo, regista, montatore e operatore video. fotografia di reportage, paesaggistica, artistica, istituzionale, per uso editoriale e pubblicitario. Nel ’93 è selezionato in photosalon – biennale internazionale di fotografia di torino. Collabora stabilmente con l’agenzia maus and muttley design di Reggio Emilia. Ore 21.00 – MONDO GRUA di Pablo Trapero, Argentina 1999, 90’ con Luis Margani, Adriana Aizemberg L'idea del film nasce quasi per caso, quando, affascinato dai lavori di un cantiere che costruiva l'edificio della facoltà, il regista ottenne i fondi per girarne un documentario. Poi i lavori vennero spostati e l'idea del documentario venne scartata a favore di un progetto più cinematografico: la storia di un operaio di cinquant'anni che cerca lavoro come manovratore di gru. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mercoledì 28 maggio – RASSEGNA CGIL RIMINI "MONDO GRUA" - INGRESSO LIBERO ore 20,30 - IL TUFFO DELLA RONDINE di Stefano Savona – Italia 2008 – 46’- DOC IN TOUR 2008 Tornare a Mostar, in Bosnia, dieci anni dopo un primo viaggio a ridosso della guerra compiuto assieme al gruppo CSI. Tornare per sentire raccontare da alcune persone incontrate allora come sia maturata la loro vita, determinata dall'impossibilità, per scelta o per costrizione, di poter imbracciare le armi al tempo del conflitto; dalla frattura tra i richiami delle appartenenze e l’unicità di ogni singolo uomo. Tornare con occhi di padre, e non con occhi di figlio, per indagare le ragioni e la forza dell’inermità. Stefano Savona ha studiato archeologia, è fotografo e cura documentari di argomento storico-artistico ma, soprattutto, dedica il suo lavoro di documentarista alle questioni dell'immigrazione e dell'accoglienza delle minoranze in lotta per la libertà. Con Anselmo De Filippis ha realizzato insieme il documentario Roshbash Badolato (1999) sulla singolare accoglienza data dai calabresi di Badolato, un piccolo paese della costa ionica, ai profughi curdi. Ore 21.00 – A L’ATTAQUE! di Robert Guédiguian, Francia 2000, durata 90’ con Ariane Ascaride, Jean Pierre Daroussin, Pierre Banderet, Patrick Bonnel Due sceneggiatori decidono di realizzare un film politico, incentrato sulle vicende di un garage marsigliese gestito da una famiglia di immigrati d'origine italiana. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: giovedì 15 maggio – in collaborazione con ACEC – Rassegna SALVIAMO IL CREATO - INGRESSO LIBERO introduzione e dibattito sul tema della Rassegna Acec a cura del prof. Natalino Valentini (Servizio Progetto Culturale Diocesi di Rimini ) e don Antonio Moro (Pastorale Sociale Diocesi di Rimini) INTO THE WILD di Sean Penn - Usa 2007 - 148' Un film di Sean Penn. Con Emile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker, Catherine Keener, Vince Vaughn, Kristen Stewart, Hal Holbrook. Genere Drammatico, colore 148 minuti. - Produzione USA 2007. - Distribuzione Bim Into the wild è la libera trasposizione del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme" diventato un classico della sottocultura urbana. Dalla lettura del libro, Sean Penn ha dovuto aspettare ben dieci anni prima di ottenere i diritti. Questa incredibile pazienza testimonia una testarda sensibilità che è unica nel panorama cinematografico di oggi. Sono due gli elementi che hanno guidato Penn nel doppio binario della regia e della sceneggiatura. Il tema della fuga ma soprattutto quello dell'inseguimento di un qualcosa che faciliti la conoscenza di sé. Pura celebrazione della libertà e della ricerca della libertà, la pellicola racconta la vera storia di Christopher McCandless, un giovane benestante che rinuncia a tutte le sue sicurezze materiali per immergersi all'interno della natura selvaggia. Il forte trasformismo di Emile Hirsch facilita per lo spettatore un'istantanea immedesimazione in una figura tormentata che non viene dipinta né come giovane avventuriero né come idealista ingenuo. La maestria con cui Penn miscela tematiche così diverse e complesse è unica. Il fascino della selvatichezza dell'ambiente, le difficoltà dei legami di sangue, l'individualismo contro il bisogno di amore e le contraddizioni dell'idealismo nelle sue spinte critiche ma anche arroganti. Il film ha una valenza politica nonostante questo non sia l'intento di base. Alle volte, si trasforma in un vero e proprio atto di fede il cui credo fugge da tutto ciò che è religioso in senso stretto per trovare sfogo in una dimensione che è solo e unicamente personale. Tutti le persone che Chris incontrerà lungo il suo peregrinare oltre a colmare un vuoto familiare, fonte di profonde sofferenze, amplificano l'idea di un percorso a stadi funzionale a liberarsi da qualsiasi dipendenza da ogni tipo di comfort e privilegio. L'acquisizione della saggezza avviene quasi per osmosi attraverso la spontaneità e la profondità degli incontri fatti. Ancora più maturo e disinvolto nel lavoro registico, Penn gioca di forti contrasti nell'alternare gli ampi spazi dei diversi paesaggi mostrati al costante senso di vuoto del ragazzo che risulta essere una pura estensione dell'enormità della natura. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: venerdì 23 maggio in collaborazione con ACEC – Rassegna SALVIAMO IL CREATO - INGRESSO LIBERO
UNA SCOMODA VERITA’ di Devis Guggenheim – USA 2007 – durata:100’- DOC IN TOUR 2008 (An Inconvenient Truth) Un film di Davis Guggenheim. Genere Documentario, colore 100 minuti. - Produzione USA 2006. - Distribuzione Universal Pictures La condizione del pianeta e i rischi che corre a causa dei gas serra è la scomoda verità che Al Gore si è impegnato a diffondere di persona attraverso un tour che si è esteso ai quattro angoli della terra avviato dopo aver perso (momentaneamente) la corsa alla Casa Bianca. Conscio di andare incontro allo scetticismo delle persone ma forte delle sue ricerche nel campo e di vent'anni di esperienza (già nel 1992 aveva pubblicato il libro Earth in the Balance: Ecology and the Human Spirit sul quale si basa la sua attuale "predicazione") Gore espone una serie di dati scientifici inattaccabili, tabulati, previsioni sul nostro prossimo futuro e risposte alla domanda su come affrontare il riscaldamento globale del pianeta. Il ritratto è sconfortante e per questo "scomodo"; scomodo per i governi, che al momento fanno finta di non sentire/vedere/sapere e scomodo per le persone che pensano non ci siano limiti allo sviluppo. In questo clima di scetticismo calcolato, Al Gore appare come un moderno Noè senza arca. Una scomoda verità non è un film da vedere sgranocchiando pop corn, sconfina addirittura dal documentario; è un cine-notiziario realistico quanto agghiacciante. Girato da Davis Guggenheim (regista di alcuni episodi delle serie tvNYPD Blue e E.R. e del lungometraggio Gossip) e ispirato presumibilmente ai film di Michael Moore, Una scomoda verità è una di quelle opere che vanno viste perché riguarda tutti, nessuno escluso. Se proprio dovessimo trovare delle falle, potremmo al limite criticare la scelta di inserire argomenti privati che dipingono l'"ex futuro presidente degli Stati Uniti" come un uomo senza pecche, dedito alla famiglia e alle sorti della terra. Al di là di questo, va apprezzato lo sforzo e la passione nel cercare a tutti i costi di portare l'attenzione pubblica sul dramma che ci attende se non interveniamo immediatamente. Siete pronti a conoscere la verità? :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: giovedì 29 maggio in collaborazione con ACEC – Rassegna SALVIAMO IL CREATO - INGRESSO LIBERO introduzione e dibattito sul tema: IL SISTEMA RIFIUTI A RIMINI - a cura di Daniela Tonini, consulente ambientale ed un rappresentante di HERA Spa BIUTIFUL CAUNTRI di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero – Italia 2007 - 73’- DOC IN TOUR 2008 Genere documentario, Italia 2007 – Durata 82 minuti – Distribuzione Lumière & Co. Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini degli ecomafiosi. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1.200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un'attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale. Biutiful cauntri prodotto da Lionello Cerri per Lumiere e Co, è un documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero. La violenza sotterranea ed invisibile delle ecomafie raccontata come in un reportage di guerra. Voci ed immagini da una terra violata, consumata dall'alleanza fra un nord "operoso" e senza scrupoli e le nuove forme della criminalità organizzata, raccontata con immagini inedite del traffico illecito dei rifiuti e per la prima volta sullo schermo intercettazione telefoniche che svelano l'arroganza, la violenza ed il cinismo degli ecocriminali.:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Buon Cinema! |
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