Rassegna La Grande Arte 2019-20 / 1° parte
La prima parte della stagione 2019/2020 riporterà lo spettatore ad immergersi nella bellezza di quadri, sculture, mostre e musei con tre appuntamenti d’eccezione:
16,17,18 Settembre VAN GOGH E IL GIAPPONE
21,22,23 Ottobre ERMITAGE-IL POTERE DELL’ARTE
25,26,27 Novembre FRIDA-VIVA LA VIDA
Biglietteria: € 10 / € 8
Proiezioni: ore 21:00 (il mercoledì anche ore 17:00)
NB: Per info aggiornate sull’evento, si rimanda alla pagina specifica sul nostro sito.
A inaugurare la nuova stagione il 16, 17, 18 settembre sarà Van Gogh e il Giappone, diretto da David Bickerstaff: un viaggio tra le bellezze della Provenza, l’enigma del Giappone e le sale della mostra ospitata nel 2018 al Van Gogh Museum di Amsterdam. Grazie alle lettere dell’artista e alle testimonianze dei suoi contemporanei, questo commovente docufilm rivela l’affascinante storia del profondo legame tra Van Gogh e l’arte giapponese e il ruolo che l’arte di questo paese, mai visitato dall’artista, ebbe sul suo lavoro. Oltre a indagare la tendenza del japonisme, Van Gogh e il Giappone ci guiderà attraverso l’arte del calligrafo Tomoko Kawao e dell’artista performativo Tatsumi Orimoto per comprendere appieno lo spirito dell’arte del Sol Levante. Quando il periodo Edo terminò, nel 1868, e il Giappone si aprì verso l’Ovest, Parigi venne infatti inondata di tutto ciò che era giapponese sotto forma di oggetti decorativi e stampe in legno colorate chiamate ‘ukiyo-e’. Van Gogh rimase affascinato dagli elementi di questa straordinaria cultura visiva e dal modo in cui potevano essere adattati alla ricerca di un nuovo modo di vedere. Lesse le descrizioni del Giappone e studiò attentamente le opere giapponesi, apprezzandone linee e purezza compositiva e facendone una fonte d’ispirazione imprescindibile per la sua pittura.
La Grande Arte al Cinema proseguirà con l’appuntamento del 21, 22, 23 ottobre quando arriverà sul grande schermo Ermitage-Il Potere dell’arte, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in collaborazione con Ermitage Italia e Villaggio Globale International e con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Il docufilm, diretto da Michele Mally e realizzato in stretta collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, racconta le grandi storie che sono passate per i corridoi del museo e per le strade della città: dalla fondazione di Pietro I allo splendore di Caterina la Grande, dal trionfo di Alessandro I contro Napoleone, alla Rivoluzione del ’17, fino ai giorni nostri. Immagini spettacolari porteranno gli spettatori nei grandiosi interni del Museo e del Palazzo d’Inverno, nel Teatro, nelle Logge di Raffaello, nella Galleria degli Eroi del 1812. Un luogo magico svelato attraverso i racconti dei protagonisti, le storie e i luoghi segreti aperti alle telecamere per l’occasione. Un’incomparabile metropoli dell’arte ricca di oltre 3 milioni di opere. Dentro l’Ermitage, del resto, si può ripercorrere tutta la grande arte europea, da Leonardo a Raffaello, da Van Eyck a Rubens sino a Tiziano e Rembrandt, mentre fuori dalle sue mura la storia si snoda per luoghi ricchi di memorie. Ma la leggenda di San Pietroburgo si trasmette anche attraverso poesie e romanzi che ne hanno mostrato il fascino nel corso dei secoli, come quelli di Nabokov, Dostoevskij e di Achmatova. Per raccontare visivamente lo sviluppo urbano e architettonico, San Pietroburgo verrà presentata nella sua veste diurna e negli splendori delle sue notti, con la Prospettiva Nevskij, il lungoneva, i ponti, il profilo del complesso dell’Ermitage, il Cavaliere di Bronzo, le statue di Pushkin, di Caterina la Grande, di Gogol, le dimore nobiliari che si affacciano sui canali, senza dimenticare la musica e l’opera dei grandi architetti italiani, come Trezzini, Rastrelli, Quarenghi, che ne disegnarono il profilo.
Il 25, 26, 27 novembre sarà infine il momento di Frida-Viva la vida, prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, un film documentario che mette in luce le due anime di Frida Kahlo: da una parte l’icona, pioniera del femminismo contemporaneo, tormentata dal dolore fisico, e dall’altra l’artista libera dalle costrizioni di un corpo martoriato. Tra lettere, diari e confessioni private, il docufilm diretto da Giovanni Troilo propone un viaggio nel cuore del Messico suddiviso in sei capitoli, alternando interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni suggestive e l’immersione nelle opere della Kahlo. Nel corso degli anni, Frida è diventata un modello di riferimento: ha influenzato artisti, musicisti, stilisti. La sua importanza ha superato perfino la sua grandezza. Nelle opere di Frida c’è un legame profondo tra dolore e forza, tormento e amore. Un legame che trova una sua legittimazione perché radicato in una terra, il Messico, che dopo la rivoluzione prova a riscoprire le proprie origini attraverso l’iconografia pre-colombiana; è proprio qui che Frida esplora l’identità degli opposti, un dualismo che permette di scoprire il punto di contatto tra la sofferenza delle sue vicende biografiche e l’amore incondizionato per l’arte.