CASA TIBERIO

Amichevoli appunti di grande cinema su piccolo schermo, in tempo di coronavirus.

Forza e coraggio, arriva CASA TIBERIO, la nuova iniziativa social del Cinema Tiberio, per animare le lunghe giornate a casa dettate dall’emergenza Covid-19.

Tutti i giorni, suggerimenti per chicche sul piccolo schermo ovvero la nostra selezione di Film, Opera, Danza e Documentari disponibili sui canali TV e nelle piattaforme digitali (quelle gratuite).

Una sorta di “Cinema Tiberio Virtuale” nel tuo salotto di casa, a portata di telecomando.

Dall’11 marzo al 12 maggio 2020 – CASA TIBERIO

#iorestoacasa

#uniticontroilvirus

#casatiberio

#cinematiberio

#andratuttobene

Le proposte in TV:

CASA TIBERIO – ultima settimana
Film in TV dal 12 al 17 
maggio 2020

Ultima puntata per i quotidiani appuntamenti con “CasaTiberio”: con l’inizio della Fase 2 e la ripresa di molte attività dalla prossima settimana, chiudiamo quest’oggi la rubrica con questo post (dove indichiamo gli ultimi consigli cinematografici con qualche titolo in questa settimana) e con la diretta Facebook del 12 maggio (attenzione alle 20.30) la nostra rubrica di consigli. Un modo per stare insieme in questo periodo difficile, una vicinanza che abbiamo voluto mantenere con tutti voi, privati delle belle emozioni che il cinema può regalare.
Torneremo davanti al grande schermo, ne siamo convinti, intanto pensiamo in positivo verificando tutte le condizioni per possibili serate cinematografiche all’aperto in estate. Restate in contatto con i nostri canali e ne saprete di più quanto prima. Buona visione.


THE EICHMANN SHOW di Paul Andrew Williams/ 90 minuti

RAI 5 (canale 23), martedì 12 maggio, ore 21.15 dai 13 anni in su

Il “dietro le quinte” di una delle dirette televisive più note della storia, il processo ad Adolf Eichmann, gerarca nazista processato in Israele.
Un evento epocale del quale viene proposta la complicata trattativa per poter assicurare la trasmissione alla platea televisiva, attraverso un racconto asciutto, stringato e coinvolgente, interpretato da Martin Freeman e Anthony La Paglia.


AGNESE DI DIO di Norman Jewison/98 minuti

LA7D (canale 29), mercoledì 13 maggio ore 21.30 dai 13 anni in su

Norman Jewison dirige nel 1985 questo giallo psicologico, ambientato in un convento di suore dove c’è il mistero di una nascita e di un bambino ucciso subito dopo il parto. Una dottoressa indaga sul caso e scopre verità sconcertanti.
Tutto al femminile, con implicazioni mistico-religiose, questo discreto film del regista di “Jesus Christ Superstar” che ha tra i suoi punti di forza il cast con una superba Anne Bancroft e poi Jane Fonda e Meg Tilly.


COME SPOSARE UN MILIONARIO di Jean Negulesco/95 minuti

PARAMOUNT NETWORK (canale 27), sabato 16 maggio ore 21.10  dai 7 anni in su

Un classico ci sta bene sempre, soprattutto se mette il buonumore come questa commedia del 1953 con un trio di “regine” (Marilyn Monroe, Lauren Bacall e Betty Grable) impegnate ad accalappiare maschi ricchi per assicurarsi il miglior futuro possibile.
Ma le “prede” non saranno uguali per tutte… Brillante, pimpante e spiritoso e la Monroe con i problemi alla vista è una delizia.


RIO di Carlos Saldanha/96 minuti

ITALIA 1 (canale 6), sabato 16 maggio, ore 21.30 per tutti

Pensiamo anche ai bambini con questo gustoso film d’animazione prodotto da Blue Sky Studios (i responsabili della serie “L’era glaciale”) con protagonista un raro macao pappagallo che vive nel Minnesota e scopre che a Rio de Janeiro vive un altro esemplare della sua specie.
Il viaggio verso le origini e verso i suoi simili è inevitabile ma anche complicato… Divertente ed ecologico con le voci di Fabio de Luigi e Victoria Cabello.


MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO di Stephen Daldry/129 minuti

IRIS (canale 22), domenica 17 maggio, ore 21 dagli 11 anni in su

Il regista di “Billy Elliott” firma questo adattamento del romanzo di Jonathan Safron Foer, impresa non facile per la struttura narrativa del libro, ma film da vedere per la sua buona capacità di raccontare in modo originale l’ 11 settembre, lasciandosi la tragedia alle spalle e concentrandosi sugli eventi che coinvolgono il giovane Oskar, orfano di padre perito nella tragedia delle Twin Towers e alla ricerca di una serratura che combaci con la chiave lasciatagli dal padre.
Thomas Horn è il giovane interprete, spalleggiato da Tom Hanks, Sandra Bullock, John Goodman, Max Von Sydow, James Gandolfini e Viola Davis.

Le proposte in streaming:

Pronti per essere catapultati nelle magiche filosofie dell’oriente durante il weekend?
Per tutti gli appassionati di “Anime” giapponese e per tutti quelli che almeno una volta hanno pensato di avvicinarsi a questo tipo di cinema d’animazione è il momento giusto!

Sulla piattaforma NETFLIX* due suggerimenti; un classico e uno moderno.

Per chi vuole iniziare dal classico abbiamo selezionato il capolavoro del maestro Hayao Miyazaki PRINCIPESSA MONONOKE (titolo originale MONONOKE HIME) prodotto nel 1997.
Siamo catapultati in una foresta incantata dove regnano animali e creature fantastiche; un Giappone lontano anni luce dall’immaginario tecnologico. Una storia capace di ampliare i nostri punti di vista, sensibilizzando con poesia il rispetto per la natura e per le creature viventi (filosofia tipica del Sol Levante).
Sicuramente uno dei capolavori di Miyazaki meglio riuscito, che ha infatti ottenuto consensi dal pubblico di tutto il mondo; un capolavoro che abbiamo riproposto anche su grande schermo al Cinema Tiberio nell’estate 2019 per il Festival CARTOON CLUB RIMINI.
Miyazaki è senza dubbio uno dei più influenti animatori della storia del cinema e secondo molti il più grande regista d’animazione vivente. Una carriera di 50 anni di regista, sceneggiatore, animatore, fumettista e produttore cinematografico giapponese. Nel 1985 fonda insieme al collega e mentore Isao Takahata lo STUDIO GHIBLI, ancora oggi ritenuto lo studio cinematografico d’animazione più importante del settore.

Per chi vuole invece iniziare da un cartone più moderno:
YOUR NAME (titolo originale KIMI NO NA WA) del 2016 di Makoto Shinkai.
Un ragazzo e una ragazza, provenienti da realtà sociali e geografiche molto diverse del Giappone di oggi, si trovano a vivere nei panni l’uno dell’altra.
106 minuti interamente disegnati a mano per un lungometraggio che sa giocare con abile maestria con la rottura della linea spazio-temporale e con continue interconnessioni fra due realtà distanti.
“Your name” in Giappone ha incassato oltre 175,8 milioni di dollari, un risultato importante, il quinto di sempre in Giappone, e secondo di sempre tra gli anime (dietro a “La città incantata” di Miyazaki).

*NB: Ricordiamo che NETFLIX è una piattaforma di streaming ad abbonamento mensile, con un periodo gratuito/prova per i nuovi iscritti di 30 giorni. In fase di iscrizione sarà richiesta l’associazione di una carta di pagamento.
Attenzione: SE NON DISDETTO, terminati i 30 giorni gratuiti di prova, l’abbonamento prescelto si rinnoverà a pagamento di mese in mese. Quindi, attenzione, quando questo caos sarà finito ricordate di scegliere cosa fare se rinnovare o chiudere l’abbonamento.

CASA TIBERIO – Buon cinema a casa, da tutti i volontari del Cinema Tiberio.
#iorestoacasa #uniticontroilvirus #casatiberio #cinematiberio#rimini #cinema

“La bellezza ci salverà” o, almeno ci aiuterà a rendere meno tediose queste giornate. Tenuti lontano da mostre, musei e monumenti, abbiamo sempre la possibilità di godere di arte anche con documentari disponibili su alcune piattaforme. Ve ne segnaliamo un paio che trovate, gratuitamente, su ARTE.TV da guardare a vostro piacimento (i documentari sono in versione originale tedesca con sottotitoli in italiano). ARTE si può vedere in streaming sul proprio computer (senza bisogno di registrarsi basta andare su  www.arte.tv) o sulla vostra smart tv. #andratuttobene

CLAUDE MONET lo sguardo del pittore di Mathias Frick (53 minuti)
(disponibile sino al 29/05/2020)
link film su Arte.tv

Chi non ha visto almeno un quadro con le celebri Ninfee di Monet, uno dei soggetti preferiti del pittore?
Ma il rapporto dell’artista con la natura e l’ambiente va oltre le decorative piante acquatiche, come ci racconta questo documentario del 2019 realizzato in occasione della mostra dedicata a Monet ospitata al Museo Barberini di Potsdam in Germania.
Le ninfee di Giverny e le falesie di Eritrat, ma anche i luoghi costruiti dall’uomo come la Gare de Saint Lazare a Parigi e la Cattedrale di Rouen sono tutti fonte di ispirazione per Monet che non mancava di fissare su tela le sue osservazioni sul mondo. Occasione per riempirsi gli occhi dei capolavori del maestro impressionista.

 

BELLINI E MANTEGNA. I rivali del Rinascimento di Margarete Kreuzer (52 minuti)
(disponibile fino al 10/04/2020)
link film su Arte.tv

La Gemaeldegalerie di Berlino ha dedicato nel 2019 una mostra dedicata a Bellini e Mantegna, pittori rinascimentali, parenti (Mantegna sposò la sorella di Bellini), entrambi veneti e rivali artistici, il primo attivo in quel di Venezia, il secondo alla corte dei Gonzaga a Mantova.
Un’esposizione ricca con un centinaio di opere dei due artisti, tra le quali il “Doge Leonardo Loredan” della National Gallery di Londra, finora mai prestato ad una mostra, in un itinerario di grande fascino pittorico.

CASA TIBERIO – Buon cinema a casa, da tutti i volontari del Cinema Tiberio.

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I vostri figli adolescenti fanno fatica a stare a casa?
Volete provare a proporre un paio di idee che non siano i soliti videogiochi e che li aiutino a mettersi in relazione con il loro “pianeta”, entrando in contatto con storie che trattano tematiche per loro accessibili e condivisibili senza muoversi dal proprio “guscio” domestico.?
Ecco due idee cinematografiche, pescate nel catalogo di Rai Play, che possono fare al caso vostro. Potete vederli quando volete, magari insieme, preparando un ricco snack “da cinema”. Anche per sperimentare qualche visione diversa dal solito: va benissimo “Harry Potter” ma magari qualcuno comincia a sospettare di saperlo a  memoria….
#andratuttobene

BANANA di Andrea Jublin (77 minuti)
– visione consigliata dai 13 anni
Una commedia tragicomica ed amara sull’Italia contemporanea con al centro Giovanni, 14 anni, detto “banana” per la sua mania di indossare la maglia gialla del Brasile, animato da due grandi passioni: il calcio e Jessica, compagna di banco non molto brava negli studi.
In un mondo popolato da ragazzette spocchiose, adulti maschi alla ricerca disperata di romanticismo e donne adulte spesso ciniche, Giovanni cerca di “salvare il salvabile”, cioè di assicurare la promozione all’amata Jessica. Esordio di Andrea Jublin, “Banana” è un discreto racconto che mette sul tavolo tutta una serie di problematiche tipicamente adolescenziali come la ricerca di accettazione da parte degli altri, l’emarginazione, le prime infatuazioni e il rapporto con il mondo degli adulti. Nel cast il giovane Marco Todisco nel ruolo del protagonista ed alcuni volti noti come Anna Bonaiuto e Giorgio Colangeli.

 

GUIDA TASCABILE PER LA FELICITÀ (86 minuti)
– visione consigliata dai 13 anni
Commedia made in USA diretta nel 2013 da Rob Meyer con Kodi Smith Mac-Phee (i patiti dei “Marvel Movies” lo ricordano come Kurt Wagner/Nightcrawleer in un paio di “X-Men” ma è anche stato il protagonista di “Alpha – un’ amicizia forte come la vita”) e la partecipazione, nel ruolo di un esperto ornitologo, di Ben Kingsley. Proprio l’osservazione degli uccelli, in particolare la ricerca di un’anatra del Labrador, ritenuta estina, spinge il giovane David, assieme a due suoi amici del club scolastico di ornitologia  ed una compagna di classe verso la quale David ha una forte simpatia, ad intraprendere il viaggio che diverrà occasione di crescita per tutti. Classica e gradevole storia di viaggio e di formazione, con corollario sentimentale e naturalistico, con il protagonista che deve superare la morte della madre, esperta osservatrice dei volatili che lo ha spinto ad appassionarsi ad osservare i pennuti in cielo, e le imminenti seconde nozze del padre e deve imparare a camminare con le proprie gambe, o meglio, spiccare il volo con le proprie ali…

CASA TIBERIO – Buon cinema a casa, da tutti i volontari del Cinema Tiberio.
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Proprio questa sera (17 marzo) al Cinema Tiberio era in programma FIDELIO di Beethoven in diretta da Royal Opera House di Londra, ma, notizia di ieri sera, anche nel Regno Unito i teatri hanno dovuto chiudere i battenti per cui lo spettacolo, per questa volta, si deve fermare… Se volete comunque non perdervi l’occasione di conoscere o riascoltare l’unica opera scritta dal grande compositore tedesco, vi segnaliamo un’edizione disponibile sulla piattaforma ARTE (sul vostro computer o smart tv, gratuitamente, quando volete) e anche un balletto dall’Opéra di Parigi, la  CENERENTOLA presentata lo scorso anno al Tiberio, un’occasione di recupero per tutti coloro che non sono riusciti a partecipare alla serata. #andratuttobene

FIDELIO di Beethoven – Staatsopera di Vienna (158 minuti)
link gratuito: https://www.arte.tv/it/videos/094949-000-A/beethoven-leonore/

Questa edizione diretta da Amélie Nermayer è stata recentemente applaudita a Vienna, in quella che è l’edizione originale dell’opera, andata in scena nel gennaio del 2020, anno dedicato a Beethoven nel 250esimo anniversario della nascita.

La Prima dell’unica opera lirica di Beethoven andò in scena il 20 novembre 1805, al Theater an der Wien, con il titolo Leonore. Il libretto si basa sul dramma di Jean Nicolas Bouilly, Léonore ou L’amour conjugal (Leonora, ossia l’amore coniugale), scritto negli anni della Rivoluzione Francese. Beethoven voleva portare in un teatro della Vienna imperiale gli ideali rivoluzionari a lui cari: libertà, uguaglianza e fratellanza. La sete di libertà attraversa tutta l‘opera: Florestano è ingiustamente tenuto prigioniero dal tirannico governatore Don Pizarro, che ne teme le rivelazioni per lui compromettenti. La moglie di Florestano, Leonora, si traveste da uomo e s’introduce nel carcere sotto il nome di Fidelio, per liberare il marito.
La prima versione non incontrò il favore del pubblico viennese. Beethoven fece riscrivere due volte il libretto e modificò la partitura. Compose inoltre diverse nuove ouvertures che oggi vengono rappresentate anche separatamente. La versione definitiva del 1814 rientra ormai nel repertorio operistico mondiale. Per la Staatsoper di Vienna, Fidelio è un‘opera dal valore simbolico. Il teatro fu quasi completamente distrutto da un bombardamento nella Seconda guerra mondiale e la sua riapertura nel 1955 fu celebrata proprio con l’opera di Beethoven, diretta da Karl Böhm. Nel cast, Jennifer Davis nel doppio ruolo di Leonora e Fidelio, Benjamin Bruhns in quello di Florestano e Falk Struckmann come Rocco il carceriere Rocco. Dirige il maestro Tomáš Netopil

CENDRILLON (CENERENTOLA) su musiche di Prokof’ev – Opéra di Parigi (129 minuti)
link gratuito: https://www.arte.tv/it/videos/082792-001-F/cenerentola/

Nel 2018 l’Opéra di Parigi ha aperto i festeggiamenti per il suo 350 anniversario con un omaggio al grande ballerino Rudolf  Nureyev: per l’occasione è stato proposto CENERENTOLA, il balletto su musiche di Prokof’ev che fu proprio coreografato da Nureyev. Questa edizione sfoggia i primi ballerini Valentine Colasante e Karl Paquette, quest’ultimo in procinto di dare l’addio alle scene.

Il celebre racconto di Charles Perrault viene trasposto in un set cinematografico. In una serie di riferimenti agli eroi del cinema americano, Rudolf Nureyev spinge la sua Cenerentola sotto i riflettori di Hollywood. Con un produttore per la fata madrina e un attore protagonista come Prince Charming, sfugge al suo destino miserabile e vede i suoi sogni diventare realtà in una storia non senza somiglianze con quella del coreografo, il giovane tartaro che è diventato una star internazionale. Con questa “metafora del balletto”, la Compagnia rende omaggio al suo ex direttore Rudolf Nureyev

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Storie di animali per tutti, in particolare per i vostri “cuccioli” di casa: due proposte “bestiali”, due lungometraggi d’animazione per passare il tempo in casa con i figli. Li trovate disponibili e gratuiti sulla piattaforma RAI PLAY – #andratuttobene

LE AVVENTURE DI ZARAFA – GIRAFFA GIRAMONDO
di Rémi Bezançon e Jean-Christophe Lie (78 minuti)
Zarafa (“giraffa” in arabo) fu lo splendido esemplare di giraffa nubiana che nell’800 fu donato dal Sultano d’Egitto al re di Francia Carlo X: a Parigi divenne una delle attrazioni di spicco della capitale (si calcola che furono più di 600.000 spettatori che accorsero a vedere l’animale nel giardino zoologico della città). L’arrivo di Zarafa provocò un autentico boom e non era insolito in quel periodo ricorrere a capi d’abbigliamento ispirati al pelo dell’animale o gustare pasticcini a forma di giraffa. Oggi si può ammirare il suo corpo imbalsamato nel Museo di Storia Naturale di La Richelle.
Alla storia di Zarafa si ispira questo lungometraggio animato francese del 2012 che prende il via dall’Africa con la vicenda di due bambini, Maki e Soula, catturati assieme agli abitanti del loro villaggio da uno schiavista francese. La loro drammatica storia si intreccia ben presto con un cucciolo di giraffa che poi scopriremo proprio essere Zarafa e seguiremo il viaggio dei due bambini e dell’alto animale verso la Francia, dove Zarafa è destinata a diventare gloria nazionale. Oltre alla componente avventurosa il film si concentra sugli aspetti drammatici della schiavitù (ma a misura di bambino) e sull’importanza fondamentale del rapporto con la natura. 

FREE BIRDS – TACCHINI IN FUGA
di Jimmy Hayward (91 minuti)
Nel Giorno del Ringraziamento, la festa per i doni del raccolto che ogni anno, a novembre, riunisce tutti gli americani a tavola davanti a lauti banchetti, c’é chi non festeggia affatto e sono i tacchini, da sempre pietanza principale dell’evento. Per una volta il simpatico pennuto ha la sua occasione di salvezza grazie a questo simpatico e dinamico film d’animazione americano del 2013, dove si immagina che Reggie, un tacchino graziato dal Presidente che vive a Camp David con tutti i confort, si allei con Jake, il leader del Fronte di liberazione tacchini, per impedire che si continui annualmente ad uccidere milioni di tacchini destinati agli stomaci degli americani. L’unico modo è tornare indietro nel tempo per cancellare la tradizione e guarda caso in un laboratorio c’è proprio la macchina che fa al caso dei nostri eroi…
Situazioni divertenti animate da un regista che ha all’attivo anche un altro bel film d’animazione come “Ortone e il mondo dei Chi” tratto dai libri del Dr. Seuss, l’autore de “Il Grinch”.

CASA TIBERIO – Buon cinema a casa, da tutti i volontari del Cinema Tiberio.
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Tre film usciti negli anni ’90 dal Regno Unito, disponibili sul ricco catalogo di Amazon Prime.

NB: Ricordiamo che AMAZON PRIME VIDEO è una piattaforma di streaming ad abbonamento, con un periodo gratuito/prova per i nuovi iscritti di 30 giorni. In fase di iscrizione sarà richiesta l’associazione di una carta di pagamento.
Attenzione: SE NON DISDETTO, terminati i 30 giorni gratuiti di prova, l’abbonamento prescelto si rinnoverà a pagamento. Quindi, attenzione, quando questo caos sarà finito ricordate di scegliere cosa fare, se rinnovare o chiudere l’abbonamento.

#andratuttobene

L’INGLESE CHE SALÌ LA COLLINA E SCESE DA UNA MONTAGNA
di Christopher Monger (99 minuti)

Cominciano con una commedia che per quanto possa sembrare bizzarra è ispirata ad una storia realmente accaduta e la dice lunga sulla capacità di una comunità di lavorare insieme per il bene del proprio paese. Hugh Grant è un giovane apprendista al servizio di un cartografo (Ian McNeice), entrambi impegnati a rilevare altitudini per la nuova mappa del Regno Unito. Giunti in un paesino del Galles scoprono che la presunta “montagna” è invece solo una collina dato che non raggiunge i 1000 piedi di altezza necessari. Per gli abitanti del villaggio si prospetta una fatica non indifferente nell’alzare artificialmente la collina fino all’altezza richiesta, mentre i due sono trattenuti nel paese con uno stratagemma.
Nel cast anche Colm Meaney e Tara Fitzgerald. Un film gustoso, con al centro lo spirito indomito di una comunità orgogliosa delle proprie radici e del proprio territorio e l’inevitabile corollario sentimentale, come si conviene ad ogni buona commedia che si rispetti .Se volete sapere quale sia il vero villaggio della storia è Taff’s Well, anche se il film fu girato in altre località del Galles, visto che il luogo originale non conserva più il “look” novecentesco (la vicenda è ambientata nel 1917) richiesto.

PERSUASIONE
di Roger Mitchell (106 minuti)

Dei film tratti dai romanzi di Jane Austen, tra sceneggiati BBC e produzioni cinematografiche di spicco, questa versione diretta nel 1995 dal regista di “Notting Hill” non ha ricevuto il successo dovuto ed è uno dei titoli meno facili da reperire. Eppure è considerato da molti, giustamente, uno dei migliori adattamenti dai lavori della scrittrice di “Orgoglio e Pregiudizio” con la sua capacità di avvolgere lo spettatore in tutto e per tutto nella tormentata storia d’amore di Anne Elliott (Amanda Root) impegnata a far ritrovare all’amato capitano Wenworth (Ciaran Hinds) la giusta strada verso il suo cuore. Per chi ama questo tipo di atmosfere, per chi ha voglia di tanto romanticismo e per chi va in brodo di giuggiole tra vestiti ottocenteschi e raffinate porcellane per il tè delle cinque…

 

LA MIA REGINA (Mrs. Brown)
di John Madden (103 minuti)

La storia della profonda amicizia tra la Regina Vittoria (Judi Dench, premiata con il Golden Globe),  e lo stalliere John Brown (Billy Connolly), in passato al servizio del defunto marito della sovrana. Un’amicizia che porta scompiglio nella casa reale e non è ben vista da tutti, soprattutto dalla servitù, visti gli incarichi assegnati al signor Brown. Eppure proprio grazie allo stalliere la Regina riuscirà a superare il difficile momento causato dalla morte del consorte e ad osservare il mondo che la circonda con occhi diversi.
Un pizzico di storia “regale” condotta con piacevolezza dal regista di “Shakespeare in Love”, giusto un anno prima che conoscesse la gloria ed il successo planetario con la commedia ambientata ai tempi del bardo, dove guarda caso, ritorna Judi Dench nel ruolo questa volta di Elisabetta I con Oscar guadagnato per la sua interpretazione. E sempre restando in “zona Regina” Judi Dench ha nuovamente vestito i panni di Vittoria nel film di Stephen Frears “Victoria e Abdul” dove si racconta di un’altra proficua amicizia della regnante, quella con il suo valletto indiano.

CASA TIBERIO – Buon cinema a casa, da tutti i volontari del Cinema Tiberio.
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Arte in casa… No, non vi proponiamo corsi di acquarello o di introduzione alla scultura, ma la possibilità di vedere documentari di arte sul canale Rai Play. Per tutti coloro che hanno, giustamente, l’irrefrenabile desiderio di godersi un capolavoro pittorico, ecco due percorsi disponibili gratuitamente sul ricco catalogo della piattaforma RAI #andratuttobene

QUANDO L’IMPRESSIONISMO INVENTÒ LA MODA
di Anne Andreu ed Émerance Dubas – 2012 (52 minuti)
Link gratuito https://www.raiplay.it/video/2017/12/QUANDO-LIMRESSIONISMO-INVENT-LA-MODA

Nel lungometraggio i curatori della mostra omonima che ha avuto luogo al Musée d’Orsay, e alcuni noti storici e stilisti, come Karl Lagerfeld, illustrano i capolavori dell’Impressionismo e spiegano come e perché furono determinanti nel promuovere la modernità e il Modernismo. Gli artisti di questo movimento consideravano il ritratto, alla pari della fotografia che si affacciava in quel periodo, come l’istantanea dell’uomo nella realtà a cavallo tra il 19° e 20° secolo, ma anche la raffigurazione di un abbigliamento che stava subendo un’incontestabile trasformazione.
È così che gli impressionisti, narrando la contemporaneità nei loro capolavori, hanno raccontato uomini e donne nel loro ambiente quotidiano, regalandoci un’idea delle mode e delle abitudini del tempo e la nascita della modernità.

 

DOUANIER ROSSEAU – UN PITTORE NELLA GIUNGLA
di Nicolas Autheman –  2015 (52 minuti)
Link diretto https://www.raiplay.it/programmi/douanierrousseau-unpittorenellagiungla

Considerato un precursore dell’arte moderna, è noto e amato soprattutto per le sue giungle. Spesso classificato come artista naïf, le sue tele oggi sono esposte in tutti i più grandi musei del mondo e hanno ispirato artisti come Picasso, Apollinaire, Delaunay, Kandinskij, Ernst e De Chirico. Il documentario “Douanier Rousseau, un pittore nella giungla” racconta l’opera del pittore Henry Rousseau detto “il Doganiere” e tenta di spiegare il mistero che da sempre avvolge la sua vita e i suoi lavori. L’intera opera dell’artista presenta tutti gli elementi della modernità: astrazione, subconscio, sogni, rifiuto del realismo e della prospettiva. Eppure nessuno riesce a capire come quest’uomo, senza alcuna conoscenza accademica e che ha iniziato a dipingere a quarant’anni senza mai lasciare Parigi, sia potuto diventare il precursore di movimenti come cubismo, psicoanalisi, surrealismo.
Il documentario tenta di svelare questo mistero, esplorando le fonti della sua pittura e dei suoi soggetti, attraverso un’immersione pittorica nella Parigi del Novecento che collega le opere di Le Douanier a quelle di altri artisti e rivela la notevole influenza del suo lavoro sulla storia dell’arte.

CASA TIBERIO – Buon cinema a casa, da tutti i volontari del Cinema Tiberio.
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Ci sono film che non ricevono il giusto consenso di pubblico, vuoi perché usciti al cinema nel periodo sbagliato, vuoi per la scarsa attenzione degli spettatori più interessati ad altri titoli, vuoi per la mancanza di star di richiamo. Sta di fatto che ci sono storie interessanti da recuperare e questo periodo è ottimale. Ci viene in aiuto la piattaforma TIM Vision, dalla quale estrapoliamo due consigli #andratuttobene

A MONSTER CALLS – SETTE MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE di Juan Antonio Bayona (106 minuti)
Originale storia fantastica diretta dal regista di “The Impossibile” e “Jurassic World – il Regno Distrutto”, ampiamente consigliato anche ad un pubblico di ragazzi. La storia parte da Conor, ragazzino afflitto dalle gravi condizioni di salute della madre, infelice a scuola perché vessato dai bulli e non certo aiutato dalla nonna e dal padre con cui ha pessimi rapporti. Resta il disegno come ancora di salvezza, ma la sua vita già difficile è sconvolta dalle visite notturne di un essere arboreo che gli promette tre storie in cambio di una raccontata da Conor. La vicenda si prospetta particolarmente ardua per Conor che non si capacita di dover affrontare la creatura, non sapendo che l’incontro rappresenterà un’insostituibile occasione di crescita.
Film certo curioso che unisce il fantastico al dramma intimo, nel bizzarro cammino di formazione e di acquisto di consapevolezza per il giovane protagonista, interpretato dal giovane Lewis MacDougall che ha avuto l’onore di lavorare in questo film assieme a Felicity Jones (la madre), Sigourney Weaver (la nonna) e ancora Toby Kebbel e Geraldine Chaplin.

 

CIVILTÀ PERDUTA di James Gray (140 minuti)
James Gray è il classico regista sottovalutato dal grande pubblico: Eppure i titoli interessanti e di valore nella sua filmografia non mancano di certo, dall’esordio di “Little Odessa” a  “I padroni della notte”, da “Two Lovers” a “C’era una volta a New York” fino al più recente “Ad Astra” con Brad Pitt. Questo “Civiltà perduta” al tempo (2016) se lo sono filati in pochi eppure è un film molto interessante, tratto dal libro “Z la città perduta” di David Grann che ripercorre le gesta di Percy Fawcett, esploratore britannico ossessionato dalla ricerca di una città perduta in Amazzonia, agli inizi del ‘900., scomparso assieme al figlio nel 1925 in circostanze misteriose.

Il tema del viaggio, il fascino dell’archeologia e i misteri della storia e il confine da valicare tra verità e leggenda, rendono il film avvincente e da recuperare, anche perché il cast non è certo di second’ordine con Charlie Hunnam, Robert Pattinson, Tom Holland e Sienna Miller.

Per chi è affascinato dai grandi misteri ancora irrisolti nel globo, questo è decisamente il film adatto.

CASA TIBERIO – Buon cinema a casa, da tutti i volontari del Cinema Tiberio.
#iorestoacasa #uniticontroilvirus #casatiberio #cinematiberio #rimini #cinema #andratuttobene

Eccoci con qualche suggerimento sulla piattaforma NETFLIX* dedicato ai ragazzi (del resto come tutti, anche loro, sono obbligati al #iorestoacasa) per impegnare qualche ora e augurarvi una buona domenica. Cinema leggero e scorrevole perché di breve durata, ma allo stesso tempo cinema delicato, che tratta tematiche sensibili da cui possiamo trarre sicuramente qualche spunto di riflessione. Cinema che si adatta sia ad una visione in solitudine, sia ad una condivisione in famiglia. Buona visione da CASA TIBERIO.

L’ERBA CATTIVA
Regia di Kheiron
Titolo originale: Bad Seeds
Commedia – USA 2018
Durata 100 minuti
Una commedia capace di giocare abilmente tra l’ironico e l’emotivo, riuscendo a travolgere lo spettatore e lentamente farlo immedesimare nel protagonista attraverso la tecnica dei “flashback”. Un film che gioca abilmente con i ruoli sociali, e che vede il protagonista (interpretato dal regista stesso Kheiron) riscattare la propria vita, e trasformarsi da ladruncolo che mette a segno furti assieme alla madre (interpretata da Catherine Deneuve) a punto di riferimento per alcuni studenti complicati.
Segnate la frase: COSI’ IMPARI AD AIUTARE GLI ALTRI!
Kheiron è un comico, attore e regista francese di origine iraniana. È noto soprattutto per la regia di “All Three of Us”, che è stato nominato per il César Award come miglior primo lungometraggio. A seguire il film in oggetto, L’erba Cattiva – Bad Seeds che è stato distribuito attraverso Netflix.

 

RACCONTAMI DI UN GIORNO PERFETTO
Regia di Brett Haley
Titolo originale: All the Bright Places
Drammatico USA, 2020
durata 107 minuti
Adattamento cinematografico di un romanzo young adult uscito cinque anni fa dal titolo “All the Bright Places”, scritto da Jennifer Niven, che è anche co-sceneggiatrice del film. Film recentissimo, distribuito proprio lo scorso febbraio.
Due ragazzi simili e diversi allo stesso tempo, avranno la fortuna di incontrarsi e “salvarsi” a vicenda. Violet una ragazza con un importante bagaglio di sofferenza che riesce a riacquistare fiducia in se stessa e nel mondo, interpretata in modo intesto da Elle Fanning; e Theodore (Justice Smith) ragazzo complicato, considerato da tutti i compagni il pazzo della scuola.
Un film che tratta un tema molto delicato e complicato, spesso un tema considerato un taboo. Un film dalla fotografia ben strutturata, un cast decisamente azzeccato con il quale soffermarsi a riflettere per un po’ sulla difficoltà delle malattie mentali.

 

ROCK MY HEART
Regia Hanno Olderdissen
Drammatico – 2017
durata 105 minuti
Forza di volontà, amore, amicizia, ribellione e coraggio: sono questi gli ingredienti alla base di questo film. A causa di una malattia congenita, la diciassettenne Jana vive ogni momento come se fosse l’ultimo. Per questo, intende assaporare tutto ciò che le può offrire la vita; ma questa frenesia è anche motivo di preoccupazione per i suoi genitori, che vogliono piuttosto convincerla a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico. Jana, però, continua a rifiutare. Ma, un giorno, nell’esistenza della giovane entra uno splendido esemplare di cavallo, il quale la pone davanti a un’ardua sfida che la giovane Jana mai avrebbe potuto pensare
Una storia di giovani, vecchi, malattia e cavalli, in un mix adrenalinico e malinconico che difficilmente fa rimanere impassibili. Un’opera discreta, che certamente merita almeno una visione.

CASA TIBERIO – Buon cinema a casa, da tutti i volontari del Cinema Tiberio.
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Se il melomane non va all’opera, l’opera va dal melomane… Si arricchisce sulla piattaforma Rai Play la disponibilità di titoli operistici per tutti gli appassionati disponibili gratuitamente. Una bella occasione per tutti gli amanti del bel canto che possono così non perdere i loro momenti lirici. Oggi scegliamo due proposte dal Teatro dell’Opera di Roma, un titolo di Verdi ed uno di Rossini #andratuttobene

 I VESPRI SICILIANI di Giuseppe Verdi
Teatro dell’Opera di Roma, 2019 (208 minuti)
link gratuito:
https://www.raiplay.it/programmi/lesvepressiciliennes

L’opera scelta per aprire la stagione del teatro dell’Opera di Roma, con Daniele Gatti sul podio, l’argentina Valentina Carrasca, già responsabile di “Carmen” alle Terme di Caracalla, in regia e, nei ruoli principali, John Osborne, Roberta Mantegna, Roberto Frontali e Michele Pertusi: quest’opera monumentale di Giuseppe Verdi in cinque atti, raramente rappresentata (a Roma mancava dal 1997), ha inaugurato in dicembre la stagione lirica romana con un ampio consenso di critica e pubblico, in particolare alla direzione orchestrale di Gatti.

L’opera, che debuttò a Parigi il 13 giugno 1855 e a Parma il 26 dicembre dello stesso anno con il titolo “Giovanna di Guzman”, narra delle vicende dei vespri siciliani nel 1282 ed è ambientata in una Palermo invasa dai francesi. Per il libretto di Eugène Scribe e Charles Duveyrier, ispirato alla vicenda storica dei Vespri siciliani, Scribe risistemò quello che aveva scritto per Le duc d’Albe, offerto prima ad Halévy e poi a Donizetti.

 

LA CENERENTOLA di Gioacchino Rossini
Teatro dell’Opera di Roma, 2016 (161 minuti)
link gratuito:
https://www.raiplay.it/programmi/lacenerentola-teatrodelloperadiroma

“La Cenerentola” di Rossini, su libretto di Jacopo Ferretti basato sul libretto francese di Etienne per la “Cendrillon” di Isouard, nella messa in scena diretta da Emma Dante nel 2016 al Teatro dell’Opera di Roma, con le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino, le luci di Cristian Zucaro e i movimenti coreografici di Manuela Lo Sicco. Nel ruolo della protagonista c’è Teresa Iervolino; con lei René Barbera (don Ramiro), Vito Priante (Dandini) e Carlo Lepore (don Magnifico).
Ispirata alle arti e all’immaginario che gravitano attorno al Pop Surrealism, dai cartoon ai tatuaggi, la Cenerentola di Emma Dante  è una figura fragile le cui vicende familiari, un po’ grottesche e rocambolesche, raccontate dalla musica di Rossini dal ritmo serrato, diventano lo spunto per una riflessione sulla figura femminile. “La famiglia della Cenerentola è sicuramente grottesca, sui generis- spiega la regista. – Non ci sono dei veri legami famigliari. Lei, Cenerentola-Angelina, è un’estranea sia per il patrigno, Don Magnifico, che per le sorellastre, Clorinda e Tisbe; e loro tengono a ribadire, tutte le volte, che lei non deve chiamarle sorelle. Quindi è una sorta di famiglia imposta, né Cenerentola sente famigliari queste tre figure. Sono degli estranei che vivono nella stessa casa. Inoltre le sorellastre litigano sempre tra loro, e sono sempre in atteggiamento di grande rivalità. Il padre vuole assolutamente accasarle per averne un vantaggio personale ed economico. Insomma è una famiglia abbastanza problematica. In più questi legami non sono di sangue perché, appunto, Cenerentola è figlia di un’altra madre. Ma soprattutto è una famiglia che all’interno nasconde una grande violenza, una grande prevaricazione sulla persona più debole che è lei, derubata di tutti i suoi averi e messa in un angolo a far da serva. C’è una prevaricazione molto forte, una grande cattiveria e perfidia”.

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Se siete in quel momento della vostra vita quando non vi sentite più bambini, ma siete ancora troppo giovani per i film “da grandi”, ecco tre proposte cinematografiche per adolescenti disponibili sul catalogo di Amazon Prime Video.

NB: Ricordiamo che AMAZON PRIME VIDEO è una piattaforma di streaming ad abbonamento, con un periodo gratuito/prova per i nuovi iscritti di 30 giorni. In fase di iscrizione sarà richiesta l’associazione di una carta di pagamento. 
Attenzione: SE NON DISDETTO, terminati i 30 giorni gratuiti di prova, l’abbonamento prescelto si rinnoverà a pagamento. Quindi, attenzione, quando questo caos sarà finito ricordate di scegliere cosa fare, se rinnovare o chiudere l’abbonamento.

#andratuttobene

 

INNAMORARSI A MANHATTAN di Mark Levin (90 minuti)

Ah, l’amore! Colpisce anche a dieci anni, quando sei interessato solo al baseball (o al calcio per noi italiani) e ai videogiochi e le “femmine” sono quanto di più lontano possa desiderare, anzi sono proprio insopportabili… Ma Cupido non risparmia nessuno e scocca la freccia nel cuore di Gabe Burton che, improvvisamente, si accorge della presenza di Rosemary Telesco e da quel momento “batti e corri” e consolle non hanno più ragion d’essere…
Commedia sentimentale per ragazzi, costruita con leggerezza ed umorismo, con tutta una riconoscibilità di elementi per chi ha quell’età, anche se la storia è ambientata a New York. L’amore non conosce latitudini e arriva il tempo di una romantica corsa in monopattino per il parco… Il protagonista è il giovane Josh Hutcherson, poi uno degli attori principali nella saga di “Hunger Games”.

 

LA TELA DI CARLOTTA di Gary Winick (97 minuti)

Una bambina, un maialino ed un ragno: una straordinaria e commovente storia di amicizia, altruismo, rispetto per la natura, spirito di sacrificio, ma anche umorismo, necessario per sopravvivere. Questa bella fiaba con richiami a valori inossidabili della vita reale       , uscita nel 2008 con Dakota Fanning nel ruolo della giovanissima Fran e Julia Robert doppiatrice del ragno Carlotta (se vi capita di vederlo in versione originale) è la seconda versione tratta dal libro di E.B.White dopo il film d’animazione del 1973 “La meravigliosa stupenda storia di Carlotta e del porcellino Wilbur”. Questa volta viene utilizzata la tecnica mista del digitale con gli attori in carne ed ossa ed è una storia che piacerà a bambini, ragazzi ed adulti

 

EMBER – IL MISTERO DELLA CITTÀ DI LUCE di Gil Kenan (95 minuti)

Dal romanzo di Jeann DuPrau, un fantasy del 2008 con Saoirse Ronan (che si era già fatta notare l’anno prima in “Espiazione” di Joe Wright), Bill Murray, Tim Robbins e Martin Landau, ambientato ad Ember, città sotterranea costruita dopo che la Terra è stata dichiarata inabitabile. Quando  arriva il momento di uscire dal sottosuolo, si perdono le tracce delle preziose informazioni per ritornare in superficie e il genere umano sembra condannato a non rivedere mai più il sole. Ci penserà la giovane Lina, assieme a qualche prezioso alleato, a mettersi alla ricerca del segreto per uscire e poter ripartire nuovamente all’aria aperta…
Una storia fantastica che mette speranza di questi tempi e credo che ce ne sia bisogno, anche una favola può aiutare a vedere la luce in fondo al tunnel…

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La noia della reclusione in casa di questi tempi insoliti si può combattere anche.. sulle punte. Per gli appassionati di danza ecco due balletti disponibili gratuitamente sulla piattaforma Rai Play #andratuttobene

 

CARMEN – Teatro dell’Opera di Roma, 2019 (111 minuti)
Link gratuito https://www.raiplay.it/programmi/balletto-carmen

L’opera di Bizet è nota a tutti gli appassionati e più volte è stata trasmessa al Cinema Tiberio in alcuni allestimenti di grande fascino (l’ultimo proposto è stati quello registrato all’Arena di Verona). Ma le musiche di Bizet sono state utilizzate anche per un celebre balletto, qui proposto nell’edizione andata in scena lo scorso anno al Teatro dell’Opera di Roma, nella coreografia di Jiri Bubenicek, con i solisti Rebecca Bianchi, Amar Ramasar e Alessio Rezza, con la partitura musicale seguita dalll’Orchestra dell’Opera di Roma diretta da Louis Lohraseb.

La versione di Bubeníček è caratterizzata dalla durata del balletto che è in due atti, e dalla musica che oltre alle note di Georges Bizet, si avvale di quelle di Manuel de Falla, Isaac Albéniz, Mario Castelnuovo-Tedesco e del maestro compositore Gabriele Bonolis. Bubeníček ha esposto la sua idea musicale, per ottenere quella coerenza drammaturgica necessaria alla sua nuova creazione, al maestro Bonolis e insieme a Dresda hanno lavorato intensamente. Bonolis su indicazione di Bubeníček ha così elaborato e orchestrato tutte le partiture musicali per ottenere un’ innovativa versione di Carmen.

 

RAVEL – Opera di Anversa, 2016 (80 minuti)
Link gratuito https://www.raiplay.it/programmi/raveldicherkaouiverbruggen

Dall’Opera di Anversa Ravel with Ballet Vlaanderen Cherkaoui & Verbruggen, coreografia di Cherkaoui e Verbruggen con il Balletto Reale delle Fiandre impegnato sulle musiche eseguite dall’ Orchestra Sinfonica dell’Opera delle Fiandre, diretta da Yannis Pouspourikas. Il compositore Maurice Ravel è da sempre fonte di ispirazione inesauribile per il balletto e una delle più interessanti e recenti interpretazioni coreutiche della sua musica è quella dei coreografi Sidi Larbi Cherkaoui e Jeroen Verbruggen, che con il Balletto Reale delle Fiandre hanno messo in scena nel 2016 ad Anversa un dittico intitolato Exhibition. Ma mere l’oye.  Verbruggen, che come giovane studente di danza della Royal Ballet Scholl ha vinto il Prix de Lausanne, ha realizzato la coreografia della Pavane pour une Infante défunte e di Ma mere l’oye; Cherkaoui ha invece trasformato in danza i celeberrimi Quadri di un’esposizione scritti per pianoforte da Modest Mussorgsky e successivamente orchestrati da Ravel.

 

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Da un paio di giorni è disponibile in Italia la piattaforma DISNEY + con un ricco catalogo di classici animati e non Disney, nuove serie e produzioni inedite e ancora tutta la saga di Star Wars e i contenuti Marvel. Qui scopriamo due film inediti con protagonisti cani, disponibili per ora solo su questo canale: potete usufruire della settimana gratuita di prova accedendo ad esempio da Tim Vision oppure da computer, poi se il tutto è di vostro gradimento decidete voi se abbonarvi o meno #andratuttobene

 

LILLI E IL VAGABONDO di Charlie Bean (2019) – 104 minuti

C’é anche la celeberrima e romantica scena della cena con spaghetti conditi con polpette in questa nuova versione “live-action” con cani autentici (questa volta i quattro zampe sono stati addestrati alle necessità della recitazione, altrimenti si rischia l’effetto sttraniante del digitale come successo nel recente “Il richiamo della foresta” con Buck realizzato in CGI con occhioni troppo “umani”) ed attori in carne ed ossa per dar vita alla storia d’amore tra Lilli, cocker spaniel americana di classe medio-alta borghese e Biagio (“Tramp” nella versione originale), uno schnauzer randagio di città. All’inizio il divario di classe tra i due sembra insuperabile ma l’avventura vissuta assieme farà superare qualsiasi diversità sociale.

Ovviamente il modello di partenza è il film d’animazione del 1955, a  sua volta tratto dall’articolo apparso sulla rivistaCosmopolitan  “Happy Dan, the Cynical Dog” di Ward Greene, ed alcune canzoni originali si ripresentano (accanto a nuove composizioni), in omaggio al classico in nuove versioni (come per “The Siamese Cat Song”, ma non può mancare “Bella Notte”…). Le voci di Lilli e Biagio sono rispettivamente quelle di Tessa Thompson e Justin Theroux, mentre nel cast umano si evidenzia la presenza di F. Murray Abrahams nei panni del cuoco Tony, quello che la sa lunga sulle cene a lume di candela…

 

TOGO – UNA GRANDE AMICIZIA di Ericson Core (2019) – 113 minuti

Ricordate “Balto”, il film d’animazione dedicato al coraggioso cane e agli altri componenti della muta che effettuarono il pericoloso viaggio per portare in tempo utile il siero contro la difterite che aveva colpito la città di Nome, in Alaska? Bene, sappiate che assieme a Balto, il cane più citato per l’impresa, con tanto di monumento in suo onore, c’era anche Togo, che non fu da meno, anzi, fu quello che si distinse maggiormente nei tratti più impegnativi e pericolosi nonostante l’età. Togo ora ha il suo momento di gloria in questo film Disney (anche qui, grazie al cielo, i cani da slitta sono reali). Qui i cani fanno il loro dovere e non parlano, non si tratta di una favoletta ma di una storia avventurosa e drammatica a lieto fine, visto che il vaccino per debellare l’epidemia arrivò in tempo.

Nella ricostruzione “live action” della “Corsa della Misericordia” oltre ai cani troviamo Willem Defoe nel ruolo principale di Leonhard Seppala, l’uomo che guidò la slitta nel viaggio della speranza fino a Nome e Julianna Nicholson.

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Il sito Mymovies offre gratuitamente fino al 5 aprile film da vedersi in streaming. Funziona come una sala “virtuale”, c’è una data di trasmissione, occorre prenotare il posto, iscriversi e accomodarsi in poltrona nel giorno ed orario stabilito da Mymovies per  godersi lo spettacolo. Qui vi consigliano  i tre titoli disponibili al momento di un maestro del cinema d’oriente ed un film recente, passato anche al Cinema Tiberio con successo, per tutti coloro che magari se lo sono persi nella nostra sala. Collegatevi su www.mymovies.it

#andratuttobene

 

IL CINEMA DI YASUJIRO OZU

Per chi ama l’Oriente e vuole entrare in contatto con un autentico maestro del cinema nipponico, amato da grandi registi come Abbas Kiarostami, Wim Wenders (che gli ha dedicato  il documentario “Tokyo-Ga”), Jim Jarmush e tanti altri, ecco una selezione dei suoi capolavori su Mymovies.

 

Potete scegliere tra IL GUSTO DEL SAKÉ (domenica 29 marzo, ore 21, 133 minuti) film del 1962 con tre uomini di mezz’età che si ritrovano in una celebrazione con un loro vecchio insegnante e, tra una tazza di sakè e l’altra, emergono i rispettivi rimpianti, soprattutto per quanto riguarda le figlie di ognuno.

Oppure provare con BUON GIORNO (lunedì 30 marzo, ore 21, 95 minuti) uscito nel 1959 con le problematiche quotidiane nella periferia di Tokyo tra ragazzi che vogliono vedere la tv e genitori che negano il permesso, con inevitabili frizioni e scontri (come dire: problemi di ieri, problemi di oggi…).

O ancora TARDO AUTUNNO (martedì 31 marzo, ore 21, 128 minuti) del 1960, anche qui con tre uomini al centro della storia, riuniti per commemorare la scomparsa di un amico e preoccupati del destino della vedova e della figlia. In ogni caso incontrerete un regista dal tocco gentile e intimo, capace di rendere poetico ogni piccolo aspetto del vivere quotidiano tra presente e memoria, tra rimpianti del tempo passato e scontri tra generazioni, il tutto avvolto in un’ impalpabile e rara delicatezza.

 

 

THE RIDER – IL SOGNO DI UN COWBOY
sabato 28 marzo, ore 21 (105 minuti)

Il film è diretto da Chloé Zhao, regista cinese trapiantata negli Stati Uniti con Brady Jandreau, Mooney e Tim Jandreau, attori tutti Lakota, tribù di nativi americani conosciuti anche come Teton Sioux, che recitano la parte di loro stessi. Insignito con l’Art Cinema Award al Festival di Cannes nel 2017, il film ha ottenuto il plauso della critica per la sua storia, per il modo in cui è recitato da attori non professionisti, e per la precisione e la delicatezza con cui la regista descrive eventi e personaggi. Non vi sono attori professionisti, in The Rider – Il sogno di un cowboy: basato sulla storia vera di Brady Jandreau, vede Brady nei panni di se stesso (sebbene nel film il cognome sia diverso), così come recitano nella parte di se stessi il padre Tim e la sorella Lily.

 

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Potete esplorare il mondo che vi circonda, oppure avere maggiori ambizioni e spingervi verso la luna: a vostra scelta e piacimento, senza bisogno di muoversi da casa, con due documentari disponibili su Amazon Prime Video, gratuitamente per 30 giorni.

NB: Ricordiamo che AMAZON PRIME VIDEO è una piattaforma di streaming ad abbonamento, con un periodo gratuito/prova per i nuovi iscritti di 30 giorni. In fase di iscrizione sarà richiesta l’associazione di una carta di pagamento.
Attenzione: SE NON DISDETTO, terminati i 30 giorni gratuiti di prova, l’abbonamento prescelto si rinnoverà a pagamento. Quindi, attenzione, ricordate di scegliere cosa fare, se rinnovare o chiudere l’abbonamento, finti questi tempi di reclusione.


APOLLO 11 di Todd Douglas Miller (92 minuti)

Versione originale con sottotitoli in italiano

All’inizio della proiezione in anteprima mondiale, il pubblico del Sundance Festival (dove il film si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria Documentari per il Miglior Montaggio) deve essere rimasto incredulo: perché le immagini di APOLLO 11 sembrano girate una manciata di settimane fa tanto straordinaria è la qualità che le contraddistingue. Un montaggio serrato ci permette di rivivere, nel senso più stretto del termine, quei momenti di 50 anni fa, facendoci immergere nella prospettiva degli astronauti, della squadra ‘Mission Control’ e dei milioni di spettatori sintonizzati sulla terra, con tutta l’adrenalina di quei giorni e la tensione di quelle ore memorabili in cui il genere umano fece un balzo gigantesco verso il futuro. Quando 50 anni fa, nel 1969, la missione Apollo 11 si avviò verso lo spazio, vennero infatti girate centinaia di ore di immagini in formato 70 mm: pellicole straordinarie riscoperte solo recentemente da un archivista del Nara (National Archives and Records Administration), l’agenzia statunitense che si occupa di preservare documenti governativi e storici. Immagini che il regista Todd Douglas Miller non ha esitato a definire “la collezione di riprese di miglior qualità sulla missione Apollo 11”. Da quello stesso archivio, sono state anche recuperate circa 11mila ore di dialoghi Nasa sulla missione. Grazie a questo incredibile materiale digitalizzato in 4K, Todd Douglas Miller ci conduce direttamente nel cuore della più celebre missione della NASA, quella che per prima ha portato l’umanità sulla Luna, consegnando alla Storia gli astronauti Neil Armstrong Buzz Aldrin, i primi a toccare il suolo lunare, assieme a Michael Collins, pilota del modulo di comando.


ONE LIFE di Michael Gunton e Martha Holmes (81 minuti)

Versione italiana

Cercare cibo, trovare un rifugio, conquistare l’anima gemella, proteggere i piccoli, lottare per la sopravvivenza. ONE LIFE, il docufilm prodotto da BBC Earth Films è un racconto universale che colpisce al cuore.

Grazie al lavoro inesauribile dell’Unità di Storia Naturale della BBC, ONE LIFE, che si avvale nella versione italiana della voce narrante di Mario Biondi (Daniel Craig in quella originale) offre la possibilità di assistere a un film con sequenze mozzafiato sulle sfide della natura nel suo epico viaggio verso la vita. Una piovra gigante che sacrifica la propria vita per i figli ci ricorderà l’amore incondizionato di una madre, e nelle scimmie delle nevi che negano ai più deboli l’accesso alle sorgenti termali ritroveremo le disuguaglianze della società umana.

Con ONE LIFE, i veterani della documentaristica naturalista Michael Gunton e Martha Holmes hanno firmato un impressionante affresco sulla vita animale spingendosi fin nei recessi dei più impervi habitat e selezionando una galleria delle immagini più fortemente rappresentative tra quelle raccolte in oltre 10.000 ore di riprese.

Un bel regalo dal teatro alla Scala di Milano per tutti gli appassionati, dato che ha messo a disposizione dal suo ricco archivio su Rai Play (visione gratuita), alcune registrazioni di produzioni andate in scena negli ultimi anni nel tempio della lirica italiano. Oggi proponiamo un classico di Rossini ed un Verdi poco rappresentato: si apra il sipario… #andratuttobene

 

LA GAZZA LADRA di Gioacchino Rossini – 190 minuti (2017)
link gratuito:
https://www.raiplay.it/programmi/lagazzaladra

Il celebre melodramma in due atti di Rossini è ritornato alla Scala nel 2017, dopo un’assenza di oltre 200 anni dal palcoscenico milanese (mancava dal 1841, dopo la prima avvenuta sempre alla Scala il 31 maggio 1817). L’opera, con libretto di Giovanni Gherardini, è stata presentata al pubblico milanese con la direzione di Riccardo Chailly, la regia del Premio Oscar Gabriele Salvatores, la partecipazione straordinaria dell’arte marionettistica di Carlo Colla e figli (a più grande esperienza di teatro di marionette, nota in tutto il mondo con i suoi incredibili e poetici spettacoli), le scene e costumi di Gian Maurizio Fercioni e un cast che raccoglie le migliori voci della nuova generazione rossiniana: Rosa Feola  come Ninetta, Edgardo Rocha come Giannetto, Paolo Bordogna come Fabrizio Vingradito,  Alex Esposito come Fernando Villabella, Serena Malfi come Pippo e Teresa Iervolino come Lucia, insieme al Gottardo autorevole di Michele Pertusi.

L’opera, celebre anche per la sua ouverture, ripresa anche da Stanley Kubrick nella colonna sonora di “Arancia Meccanica”, racconta di Giannetto sta per tornare a casa in congedo, dove l’attendono la madre Lucia, il padre Fabrizio e la serva Ninetta decisa a confidargli il suo amore. Anche il Podestà è innamorato della ragazza, ma lei lo respinge. Fernando (padre di Ninetta) torna in segreto anche lui dalla guerra; è fuggitivo e ricercato per aver aggredito il suo capitano dopo che questi gli ha negato il congedo. Chiede a Ninetta di vendere un cucchiaio che porta con se e dargli il ricavato per fuggire. Non vista, una gazza ruba un cucchiaio di argento dalla tavola, del furto viene incolpata Ninetta; la pena è la morte. Fernando fa irruzione in tribunale per tentare di salvare la figlia, ma non riesce e viene a sua volta imprigionato. La gazza ladra ricompare per rubare una moneta al contadino Pippo, il quale la segue e ritrova oltre alla sua moneta, anche l’argenteria rubata. Ninetta viene così scagionata; intanto Ernesto (ex commilitone di Fernando) porta una lettera con la quale viene concessa la grazia per Fernando. Lucia e Fabrizio benedicono l’unione di Giannetto e Ninetta.

 

I MASNADIERI di Giuseppe Verdi – 136 minuti (2019)
link gratuito:
https://www.raiplay.it/programmi/imasnadieri

il melodramma tragico “I Masnadieri” di Giuseppe Verdi, proposto nell’allestimento firmato da David McVicar e diretto da Michele Mariott è tornato in scena lo scorso anno al Teatro alla Scala di Milano dopo 41 anni di assenza dall’ultima rappresentazione al Piermarini che nel 1978 segnò il debutto operistico di Riccardo Chailly.  Lo spettacolo è affidato alla regia di David McVicar, già protagonista alla Scala per “Les Troyens” di Berlioz nel 2014, e alla bacchetta di Michele Mariotti, tornato sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro dopo “Il barbiere di Siviglia”, “I due Foscari” e “Orphée et Eurydice”. Le scene sono curate da Charles Edwards, i costumi da Brigitte Reiffenstuel, le luci da Adam Silverman e i movimenti coreografici da Jo Meredith. Protagonisti sul palco sono Lisette Oropesa nel ruolo di Amalia, Fabio Sartori in quello di Carlo, Michele Pertusi nei panni di Massimiliano e Massimo Cavalletti come Francesco. Completano il cast Alessandro Spina (Moser), Francesco Pittari (Arminio) e Matteo Desole (Rolla). Opera giovanile verdiana composta per l’Her Majesty’s Theatre di Londra nel 1847 e ispirata, per il ruolo angelicato di Amalia, alle qualità della “voce d’usignolo” di Jenny Lind, I Masnadieri poggia sul libretto di Andrea Maffei, tratto dal dramma di Schiller “Die Räuber”. Una trama complicata di torbide passioni e accese rivalità fra due fratelli incapaci di vivere la propria vita, concepita da uno Schiller diciannovenne, ancora studente di una brutale accademia militare di Stoccarda che nella produzione di McVicar diventa la cornice ideale in cui far esplodere le fantasie violente e gli istinti di ribellione dei cadetti della scuola.

Largo ai giovanissimi con due proposte per loro (ma come al solito gli adulti non sono esclusi dalla visione) disponibili nel catalogo TIM VISION. Due film d’animazione realizzati con tecniche differenti che danno vita a situazioni comiche ed avventurose. Buona visione #andratuttobene


MUNE IL GUARDIANO DELLA LUNA di Benoît Philippon – 2015 (86 minuti)

Produzione animata francese che merita molta più attenzione di quella riservata dal pubblico italiano alla sua uscita in sala, dove non ha raccolto il giusto successo, contrariamente a ciò che è successo in patria dove è stato ben accolto da pubblico e critica. Momento giusto per recuperare questa bella favola che ruota attorno ai guardiani della luna e del sole, orami troppo anziani per proseguire il loro compito e alla ricerca di degni successori per continuare a mantenere il giusto equilibrio e la corretta alternanza tra giorno e notte. Il sole è affidato all’ambizioso Schone mentre la luna è, inaspettatamente, assegnata a Mune, un piccolo fauno che non si sente all’altezza del compito e si trova in grossi guai quando il sole viene trafugato dal perfido Necross, ex guardiano intenzionato a riprendere il suo posto. Per questo si deve alleare con lo spocchioso Schone e andare alla ricerca del sole assieme a Glim, creatura tanto intelligente quanto fragile perché fatta di cera. “Mune” è un progetto cullato per anni dal regista che inseguiva un progetto ispirato allo stile visionario di Terry Gilliam, il regista de “I fratelli Grimm e l’incantevole strega” ma, vista l’impossibilità di realizzare un film in “live action”, si è buttato sull’animazione e il risultato è questo bel film nel quale Mune ha il suo bel da fare per risolvere i guai, ma soprattutto prendere coscienza delle sue reali capacità, superando i blocchi che lo fanno ritenere inadeguato per incarichi di grande responsabilità.


I PRIMITIVI di Nick Park -2018 (89 minuti)

Chi ha inventato il gioco del calcio? Per la Aardman, la casa di produzione inglese celebre per i film d’animazione in stop-motion (l’animazione a scatto singolo) con la plastilina ed i personaggi di Wallace & Gromit, non ci sono dubbi: sono stati i nostri antenati, a cavallo tra l’età della pietra e quella del bronzo… Questo spiritoso prologo serve per introdurre la storia di Dag, un cavernicolo che assieme al suo amico cinghiale Grugno, è scambiato per un giocatore di calcio da una tribù nemica, molto più evoluta di quella di Dag e per l’eroe protagonista non resta altro che affrontare la sfida a pallone per salvare la pelle…

Pur non avendo riscontrato incassi adeguati in tutto il mondo, è risultato piuttosto popolare nel Regno Unito, grazie ad un humour tutto inglese che si perde nel nostro doppiaggio, dove non si colgono molte sfumature dedicate alla Gran Bretagna, all’evoluzione della specie e all’arroganza dei potenti (volendo, su Tim Vision questo film è disponibile anche in versione originale con sottotitoli in italiano). In Italia, notoriamente, i film sul “gioco del pallone” non hanno mai avuto ampio riscontro, forse per la “sacralità” dello stadio, rito sportivo impossibile da proporre in altri media. In Inghilterra (e gli inglesi non sono certo meno ”calciofili”…) invece hanno gradito anche perché il film è divertente e spiritoso e colpisce sempre la perizia tecnica della casa di Bristol: una produzione durata sette anni, con un ritmo certosino di tre secondi al giorno. Per dare idea della laboriosità del tutto, che va premiata con la visione del film, pensate che sono stati costruiti 273 pupazzi di plastilina, realizzati da 23 artisti e mossi da 33 animatori, senza contare le 3.000 bocche intercambiabili per dotare i personaggi della più ampia gamma di espressioni possibili. E senza computer, solo con l’uso delle sante manine…

Classico o non classico? Per gli amanti della danza non mancano le proposte disponibili gratuitamente, vi aiutiamo nella scelta proponendovi due spettacoli, il primo, un classico immortale,  disponibile su RAIPLAY a vostro piacimento, il secondo, meno noto ma non per questo meno valido, disponibile sul canale Youtube del Teatro Bolshoi di Mosca, per un periodo limitato (seguite le indicazioni sotto riportate)  #andratuttobene


LA BELLA ADDORMENTATA
Teatro alla Scala di Milano, 2019 (138 minuti)

Link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/labellaaddormentata

Dal Teatro alla Scala di Milano arriva la produzione del classico di Caikovskij con le coreografie di Nureyev, ritornata a Milano lo scorso anno (l’ultima volta era stata presentata nel 1993) con Polina Semionova nel ruolo della principessa Aurora e Timofei Andrijashenko in quello del Principe Désiré, con la direzione orchestrale affidata a Felix Korobov. Franca Squarciapino, premio Oscar per i costumi per il film “Cyrano de Bergerac” firma l’allestimento di questo sontuoso spettacolo, ispirato allo sfarzo della Reggia di Versailles al tempo del Re Sole.

Nella versione del balletto la fiaba vede due forze antagoniste (Carabosse e la Fata dei Lillà) che si contendono il destino dei due protagonisti. In mezzo a cortigiani irrigiditi dalle loro tradizioni superate, Aurora e Désiré con la loro gioventù e il loro modo di essere preannunciano un nuovo mondo.


MARCO SPADA
Teatro Bolshoi di Mosca, 2014 (130 minuti)

Disponibile gratuitamente sul canale YouTube del Bolshoi sabato 4 aprile dalle ore 18 per 24 ore

https://www.youtube.com/user/bolshoi

Il bandito Marco Spada saccheggia la regione proprio sotto il naso del Governatore e nasconde sapientemente la sua identità. Sua figlia Angela, completamente inconsapevole della doppia vita del padre e delle sue attività clandestine, è intanto preoccupata della sua difficile situazione sentimentale: innamorata del Principe Federici è infatti distrutta quando scopre che potrebbe non poterlo sposare perché lui è già impegnato con un’altra donna.

Aggiunto negli ultimi anni al repertorio del Bolshoi, dal novembre del 2013, questo balletto, su musiche di Daniel Auber, raramente presentato prima, rinasce sul palco del teatro moscovita. Ricreato specificamente dal Bolshoi dal coreografo francese Pierre Lacotte, Marco Spada o La Figlia del Bandito è un balletto unico e grandioso sia a livello tecnico che drammaturgico: coreografia complessa, cinque protagonisti, numerosi cambi di scena, la partecipazione di tutto il corpo di ballo e la presenza degli animali sul palco…

Con le sue scene di “pantomima”, i diabolici intrighi, i pretendenti respinti, le eroine rapite, gli amori incompresi, Marco Spada è un balletto gioioso, fresco e indimenticabile.

Teatro da Londra disponibile gratuitamente

Siamo tutti nella stessa barca… Anche a Londra l’industria della cultura e dello spettacolo si è dovuta fermare, le luci del West End, la zona di Londra dove si concentra la maggior parte dei teatri della capitale, sono al momento spente e nessun teatro ospita eventi (è saltata anche la tradizionale cerimonia annuale degli Oliver Awards, i premi teatrali inglesi, prevista per il 5 aprile). Il Cinema Tiberio ha sempre avuto un occhio di riguardo per lo spettacolo oltre Manica, con i suoi collegamenti in diretta con Royal Opera House e con eventi teatrali in differita proposti in esclusiva italiana. Per mantenere viva questa tradizione oggi segnaliamo alcune possibilità per vedere gratuitamente spettacoli di prosa e musical on line: se volete testare tutta la vostra conoscenza dell’inglese e amate il teatro, qui c’è da divertirsi… #andratuttobene


ANDREW LLOYD WEBBER

https://www.youtube.com/theshowsmustgoon

Partiamo dal “re” dei musical londinesi, l’uomo dietro a “Phantom of the Opera” e “Cats”, giusto per nominarne un paio, pronto a ritornare in scena a fine ottobre, se tutto va bene, con il suo nuovo musical “Cinderella”, la sua rilettura della classica fiaba con sue nuove composizioni. Intanto mette a disposizione alcuni suoi musical sul canale The Show Must Go On: il primo appuntamento è per venerdì 3 aprile, ore 21 (disponibile per 48 ore) con l’edizione registrata nel 1999 di JOSEPH AND THE AMAZING TECHNICOLOR DREAMCOAT con Danny Osmond, Maria Friedman, Richard Attenborough e Joan Collins, musical nato nel 1968 per mano di Webber e del paroliere Tim Rice, elaborando il materiale di un precedente saggio scolastico ispirato alla storia biblica di Giuseppe e dei suoi fratelli, contenuta nel libro della Genesi. Per venerdì 10 aprile, in prossimità della Pasqua, sarà invece disponibile la bella edizione di JESUS CHRIST SUPERSTAR, sicuramente il titolo più celebre della “ditta” Webber/Rice, ispirato alla passione di Cristo, andato in scena nel 2012 all’02 di Londra con Tim Minchin e la “Spice Girl” Mel C.


NATIONAL THEATRE

http://ntlive.nationaltheatre.org.uk

La prestigiosa istituzione teatrale londinese offre gratuitamente alcuni spettacoli dal suo archivio, ognuno disponibile per una settimana: da questa sera alle ore 20 è possibile divertirsi con ONE MAN, TWO GUV’NORS, il travolgente tour de force di James Corden, impegnato in una forsennata ed esilarante rivisitazione contemporanea de “Il servitore di due padroni” di Goldoni, presentata al Tiberio nel mese di dicembre. Seguiranno JANE EYRE (dal 9 aprile), allestimento tratto dal celebre romanzo di Charlotte Brontë, la dinamica versione del classico di Robert Louis Stevenson TREASURE ISLANDS (L’isola del tesoro, dal 16 aprile) ed un classico di Shakespeare molto applaudito in tempi recenti come TWELFTH NIGHT (La dodicesima notte, dal 23 aprile, giorno del compleanno del Bardo).


HAMPSTEAD THEATRE

https://www.hampsteadtheatre.com

Il teatro sito nel quartiere di Hampstead, rivolto principalmente ai nuovi testi di prosa, presenta tre spettacoli, anch’essi disponibili per una settimana gratuitamente. Fino a domenica c’è il sorprendente WILD di Mike Bartlett diretto da James McDonald, ispirato al “caso Snowden” con un “coup de théatre” finale che vi lascerà a bocca aperta! Seguiranno WONDERLAND di Beth Steel per la regia di Edward Hall, ispirato agli scioperi dei minatori a metà degli anni ’80 (dal 6 aprile) e DRAWING THE LINE di Howard Benton per la regia di Howard Davies che rievoca la divisione dell’India nel 1947 in due stati (dal 13 aprile).

I segreti ed i dettagli più nascosti di Palazzo Vecchio a Firenze o la pittura di Courbet? Nessun problema a scegliere, sono due interessanti documentari d’arte visibili gratuitamente su RAI PLAY, potete vederli a vostro piacimento, qualche momento di bellezza non guasta in questi tempi di incertezza… #andratuttobene


PALAZZO VECCHIO: UNA STORIA DI ARTE E POTERE
di Piero Messina, 2017 (50 minuti)

Link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/palazzovecchiounastoriadiarteepotere

Lo straordinario museo – che fu sede della Signoria, del Ducato di Firenze, del Parlamento del Regno d’Italia e tuttora sede del Comune di Firenze – è al centro di questa ricostruzione documentaristica.

Diretto da Piero Messina, il documentario, attraverso un sapiente movimento della narrazione tra passato e presente, si compone di due anime. La prima, assolutamente contemporanea, mostra il ruolo ancora oggi centrale di Palazzo Vecchio per la città di Firenze. L’altra è legata invece al passato, di cui si fanno rivivere i fasti grazie a suggestive ricostruzioni storiche girate all’interno delle sue mura che permettono allo spettatore di calarsi realmente nell’atmosfera di epoche lontane, ai tempi in cui i tanti e celebri personaggi storici che hanno vissuto questi luoghi, davano vita alle gesta che li resero celebri.

Un viaggio nella bellezza di un luogo antico che conserva tutt’oggi il suo fascino indiscusso e che nasconde, dietro le sue grosse pietre, i segni dei numerosi cambiamenti politici, architettonici e artistici di cui è stato teatro e protagonista insieme, e che il documentario mostra e ricostruisce – passo passo – anche attraverso la descrizione delle straordinarie opere d’arte che vi sono custodite, segno imperituro dei fasti delle dinastie che si sono succedute nel tempo.


GUSTAVE COURBET –L’ORIGINE DEL SUO MONDO
di Romain Goupil, 2007 (51 minuti)

Link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/gustavecourbet-loriginedelsuomondo

Fu tra i primi a ritrarre la vita quotidiana nella sua essenza, sottraendola alla visione edulcorata e idealistica con cui veniva rappresentata dai suoi contemporanei. Il pittore Gustave Courbet è l’artista protagonista del documentario “Gustave Courbet, l’origine del suo mondo”. Dotato di una rara sensibilità, Courbet grazie alla sua visione personale ma realistica del mondo ha innovato profondamente la pittura. Le sue opere, rivoluzionarie, mantenendosi in bilico fra gli echi del Romanticismo e i riflessi di un Impressionismo che proprio in quegli anni muoveva i primi passi, rappresentarono un forte modello di riferimento soprattutto per Manet, Monet e Degas.

Due mattinate per tutta la famiglia (lezioni scolastiche on line permettendo) in compagnia del piccolo Nicolas grazie a My Movies, la piattaforma web dove si possono prenotare visioni di film a titolo completamente gratuito, basta accedere al sito e prenotare la propria “poltrona” per il giorno e l’ora stabilita, nell’idea di una “sala virtuale”. Non sarà la stessa cosa ma almeno si ha l’idea di vedere lo stesso spettacolo assieme ad altre persone… #andratuttobene


IL PICCOLO NICOLAS E I SUOI GENITORI di Laurent Tirard, 2009 (91 minuti)

Lunedì 6 aprile, ore 10.30

Link: https://www.mymovies.it/film/2009/ilpiccolonicolaseisuoigenitori/live/

 Intanto per chi non conosce “il piccolo Nicolas”, è un personaggio molto popolare in Francia, protagonista di una serie di romanzi satirici illustrati creati dalla penna di Goscinny (il creatore di Asterix e Lucky Luke) e dai disegni di Sempé, apparso per la prima volta nel 1959 sulle pagine di “Soud Ouest Dimanche”. Nicolas ha otto anni, è un bimbo felice ed è amato dai suoi genitori. La sua vita si complica quando viene a sapere che un suo compagno di classe si è trovato improvvisamente trascurato dai genitori, dopo l’arrivo in casa di un fratellino. Timoroso di essere emarginato e convinto che mamma e papà vogliano allargare la famiglia, Nicolas architetta un piano per sbarazzarsi del nuovo arrivato, prima che sia troppo tardi, ma tutti i suoi piani andranno all’aria anche perché la vita vera prenderà pieghe ben diverse. Tra la fantasia galoppante e l’ingenuità dei bambini e il mondo degli adulti, le storie di Nicolas pongono l’accento, in modo divertente e gioioso, su molte problematiche famigliari, con l’amore in primo piano tra genitori e figli e le paure, tipicamente infantili, di perdere quell’affetto una volta che papà e mamma sono attratti da nuovi “interessi”. Nicolas è interpretato da Maxime Godart, mentre tra gli adulti riconoscerete volti noti del cinema francese come Kad Merad (protagonista del grande successo di “Giù al Nord”), Valérie Lemercier e Sandrine Kiberlain.


LE VACANZE DEL PICCOLO NICOLAS di Laurent Tirard, 2014 (97 minuti)

Martedì 14 aprile, ore 10.30

Il successo del primo Nicolas ha spinto verso questo seguito, realizzato dallo stesso regista. Tuttavia il lasso di tempo trascorso tra i due film non ha consentito l’utilizzo dello stesso attore per il ruolo di Nicolas, assegnato questa volta a Mathéo Boisellier. Confermati invece i genitori (sempre Merad e Lemercier) e si evidenza nel cast la presenza di Luca Zingaretti.

Per Nicolas è arrivato il momento della vacanza estiva e al mare ha occasione di conoscere nuovi amici. Ma è anche il tempo delle prime “cotte” e Nicolas si invaghisce di Marie-Edwige e chiede aiuto ai suoi nuovi compagni di gioco per avvicinarsi alla bambina. Ma c’è anche il problema di Isabelle, una bimba che lo osserva continuamente e che Nicolas è convinto che sia la scelta dei suoi genitori per la sua vita matrimoniale futura… In questo secondo episodio si evidenziano i primi “rossori” sentimentali, ovviamente costruiti con tutta l’innocenza infantile che attraversa le storie di Nicolas.

Per gli appassionati d’opera più curiosi, impavidi di fronte alla sfida di provare titoli nuovi o poco rappresentati, a fianco delle opere più note e conosciute, per un ampliamento del proprio “bagaglio” musicale, oggi segnaliamo due interessanti spettacoli registrati in Italia, disponibili gratuitamente sul ricco catalogo di Rai Play che in questi giorni sta arricchendo la propria proposta in termini musicali #andratuttobene


A MIDSUMMER’ S NIGHT DREAM di Benjamin Britten
dal Teatro Massimo di Palermo, 2017 (141 minuti)
link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/amidsummernightsdream

Capolavoro del Novecento, l’opera è andata in scena con successo a Palermo nel 2017 (era la prima volta per l’opera nel teatro siciliano) con Daniel Cohen sul podio e la regia di Paul Curran, con l’Orchestra del Teatro Massimo e il Coro di voci bianche diretto da Salvatore Punturo. Nel cast Lawrence Zazzo (Oberon), Jennifer O’Loughlin (Tytania), Chris Darmanin (Puck) e Zachary Altman (Bottom). Le colonne dirute di un tempio greco e la bandiera britannica si stagliano sul palcoscenico. Bandiera britannica come tutta britannica è l’opera: firmata da Benjamin Britten – il più grande compositore inglese del XX secolo, illustre operista del secondo Novecento e uno degli autori più significativi della letteratura per voci bianche – e ispirata a uno dei capolavori di Shakespeare, il “Sogno di una notte di mezza estate” sospeso tra realtà e sogno, mito e presente. Tempio e bandiera sulla scena di un Midsummer Night’s Dream  arrivata ih Sicilia più di mezzo secolo dopo la sua composizione, avvenuta fra l’ottobre del 1959 e il maggio dell’anno successivo. La prima rappresentazione fu al Festival di Aldeburgh l’11 giugno del 1960.

L’argomento dell’opera segue quello della commedia originale di Shakespeare, con alcune modifiche, in primo luogo il primo atto della commedia è completamente tagliato, così da far coincidere l’inizio dell’azione con la scena delle fate nel bosco.


ARMIDA di Gioacchino Rossini
dall’Adriatic Arena Pesaro, 2014 (170 minuti)
link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/armida

“Armida” è l’opera che ha inaugurato il Rossini Opera Festival 2014, con la regia di Luca Ronconi, ritornato a dirigere l’opera rossiniana 21 anni dopo un altro felice allestimento della stessa opera.

Protagonisti sono Carmen Romeu, nel ruolo di Armida, Antonino Siragusa, in quello di Rinaldo, Carlo Lepore nel doppio ruolo di Idraote e Astarotte, Dmitry Korchak nei panni di Gernando e di Carlo, Randall Bills in quelli di Goffredo e Ubaldo e Vassilis Kavayas come Eustazio. Con loro l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna.

Poco rappresentata l’opera debuttò nel 1817 con le musiche di Rossini e il libretto di Giovanni Schmid. Il “dramma per musica in tre atti” è ispirata all’omonimo personaggio e alle vicende narrate nel poema “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso.

Cinema e musica: consigli visioni su Rai Play
Parliamo di cinema, parliamo di musica, nello specifico di film su musicisti, andando a pescare un paio di titoli poco visti che sono disponibili sul catalogo di Rai Play. Dall’Irlanda al Belgio, ovunque si vada, c’è sempre un cuore “sonoro” che batte #andratuttobene


I RAGAZZI DI CLARE di John Irvin, 2003 (90 minuti)

Link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/iragazzidiclare

Questo film, ambientato per la maggior parte in Irlanda (il titolo si riferisce alla contea di Clare) in Italia è passato praticamente inosservato, è diretto da un regista di origini irlandesi che ha fatto un po’ di tutto, dall’action-movie (“Codice Magnum” con Arnold Schwarzenegger), al film di guerra (“I mastini della guerra”, film d’esordio e “Hamburger Hill” sul Vietnam) e pure un “Robin Hood –la leggenda” con Patrick Bergin e Uma Thruman che ebbe la sfortuna di uscire lo stesso anno del “Robin Hood” con Kevin Costner. Irvin torna dunque nella sua terra natia per questo film ambientato nel 1965, tra la commedia e il drammatico, dove una band di musica cèilidh (musica da ballo tradizionale) di stanza a Liverpool, guidata dall’irlandese Jimmy, decide di partecipare ad una competizione musicale in Irlanda. Il problema è che al concorso è iscritto anche il gruppo del fratello di Jimmy, che ha interrotto i rapporti con il consanguineo da anni. Se vi piace la musica popolare dell’ “isola di smeraldo” è un film che vi consigliamo, in più da segnalare la presenza nel ruolo principale di Colm Meaney, attore che ricordiamo in tanti film e serie tv (ricordiamo i due film diretti da Stephen Frears “The Snapper” e “Due sulla strada” e il ruolo di Miles O’Brien in due serie di “Star Trek”) e di Andrea Corr, la voce solista del gruppo The Corrs, qui in un ruolo più ampio rispetto alla sua breve apparizione in “The Commitments” (dove c’era anche Colm Meaney).


MARINA di Stijn Coninx, 2013 (116 minuti)

Link gratuto: https://www.raiplay.it/programmi/marina

“Marina” è una delle canzoni italiane più popolari in tutto il mondo. Chiedete ai tedeschi, visto che in Germania nel 2009 hanno decretato che il brano è la miglior canzone popolare italiana di sempre. La si deve a Rocco Granata che la compose nel 1959. Allora il giovanotto, nativo della provincia di Cosenza, viveva in Belgio, dove si era trasferito con la famiglia emigrata per lavorare nelle miniere come del resto tanti altri italiani in quel periodo. Folgorato dalla musica il ragazzo riesce ad incidere un 45 giri che contiene sul lato A “Manuela” e sul lato B la fatidica “Marina” che ben presto surclassa la canzone principale e diventa un hit a tal punto che Rocco si trasforma in star internazionale con concerti in tutto il mondo, compresa un’esibizione alla Carnegie Hall di new York.

Il film, diretto dal regista belga Stijn Coninx, racconta gli anni giovanili di Rocco (che appare nel film in un cameo), interpretato dall’attore fiammingo di origini italiane Matteo Simoni, ed è una storia gradevole, lineare, il classico percorso di formazione con il sogno nel cassetto e la realizzazione di tale sogno, con esplosione inattesa della fama e del successo. Per scoprire anche cosa si cela dietro ad una canzone leggera e quali sono le sue “radici”.

Data la vicinanza della Pasqua proponiamo, per gli appassionati di musica classica e sacra, due notevoli esecuzioni, disponibili gratuitamente su Youtube, di oratori musicali in linea con la Pasqua, nello specifico il “Messia” di Handel e “Passione secondo Matteo” di Bach, perché la musica possa innalzare lo spirito ed aiutare a passare meglio queste giornate anomale.


MESSIAH di G.F. Händel 118 minuti

Live dalla cappella del Trinity College di Cambridge

Link gratuito: https://www.youtube.com/watch?v=REJr5GRo31c

The Academy of Ancient Musica diretta da Barnaby Smith con la partecipazione delle voci soliste provenienti da gruppi come VOCES8, Apollo5 e il Coro della Fondazione VCM, propone l’oratorio di Händel Messiah, eseguito nel dicembre 2018 nella suggestiva Cappella del Trinity College di Cambridge.

Il Messiah è un oratorio in lingua inglese, composto nel 1741 da Georg Friedrich Händel, con un testo scritturale elaborato da Charles Jennens, tratto dalla Bibbia di re Giacomo e dalla versione dei Salmi inclusa nel Book of Common Prayer. La prima rappresentazione assoluta avvenne a Dublino il 13 aprile 1742 e la sua prima londinese quasi un anno più tardi. Händel metteva il Messiah nei programmi dei concerti sempre nel periodo della Quaresima o di Pasqua, seguendo il testo che si basa specialmente nella terza parte sui concetti di risurrezione e redenzione.

Dopo un’accoglienza del pubblico inizialmente modesta, l’oratorio ha guadagnato in popolarità, fino a diventare uno delle più note e più frequentemente eseguite opere corali di tutta la musica occidentale.


PASSIONE SECONDO MATTEO di J.S.Bach/164 minuti

Live da Grote Kerk di Naarden

https://www.youtube.com/watch?v=ZwVW1ttVhuQ

La Passione secondo Matteo ( tedesco : Matthäus-Passion ), BWV  244, è una passione , un sacro oratorio scritto da Johann Sebastian Bach nel 1727 per voci soliste, doppio coro e doppia orchestra, con libretto di Picander . Si riferisce ai capitoli 26 e 27 del Vangelo di Matteo (nella Bibbia di Lutero ). È ampiamente considerato come uno dei capolavori della classica musica sacra . Il titolo originale latino “Passio Domini nostri JC secundum Evangelistam Matthaeum” si traduce in “La Passione di nostro Signore G (esù) C (risto) secondo l’evangelista Matteo”.

In Olanda, appassionati o meno di musica classica, tutti conoscono la “Passione Secondo Matteo”. Dal 1870 in Olanda vige la tradizione di esecuzioni musicali dell’oratorio di Bach, qui proposto dagli specialisti della Netherlands Bach Society, gruppo nato nel 1921 in contrasto alle sempre piu popolari esecuzioni della Concertgebouw Orchestra diretta da Willem Mengelberg. I fondatori della NBS erano fortemente convinti che la Passione di Bach dovesse essere eseguita nei luoghi per cui era stata concepita, cioè nelle chiese e da allora l’annuale esecuzione della Passione a Naarden con la NBS è diventata la “Passione Olandese”.

Balletto, Musical, Teatro da WEST-END in streaming – gratuitamente

Il Cinema Tiberio da anni propone spettacoli in diretta o differita da Londra, siano essi balletti, opere, teatro. Una ricchezza culturale importante, anche in questi momenti difficili a cui le istituzioni del West End rispondono offrendo gratuitamente alcuni loro spettacoli, per una breve ma splendida stagione in streaming. Non perdete questa occasione; ecco le novità di questi giorni:


BALLETTO: THE METAMORPHOSIS (2013) – da venerdì 17 aprile, ore 20:00

https://www.youtube.com/user/RoyalOperaHouse/featured

Dalla Royal Opera House, un cupo e surreale balletto ispirato al racconto di Kafka “La metamorfosi”; Gregory Samsa, un commesso viaggiatore, si sveglia una mattina trasformato in un orrido insetto. Le reazioni dei suoi consanguinei di fronte alla singolare mutazione si rivelano estremamente differenti.

Arthur Pita ha creato questa pluripremiata coreografia nel 2011 e la sua prima rappresentazione fu ospitata nel Linbury Studio Theatre. Lo straordinario balletto coglie la terribile trasformazione e la fatica da parte della famiglia di accettarla. Le musiche evocative di Frank Moon e le scenografie di Simon Daw accentuano gli aspetti più inquietanti e claustrofobici della storia mentre la vita di Samsa si modifica in un incubo. Lo spettacolo ha vinto il premio South Bank Sky Arts e il ballerino principale Edward Watosn ha ricevuto l’Olivier Award per la sua incredibile performance danzante.


MUSICAL: THE PHANTOM OF THE OPERA – da venerdì 17 aprile, ore 20:00

https://www.youtube.com/channel/UCdmPjhKMaXNNeCr1FjuMvag/videos

Cogliete l’attimo! Avete infatti 48 ore a disposizione per poter vedere gratuitamente, grazie a Sir Andrew Lloyd Webber, l’edizione speciale del musical “Phantom of the Opera” andata in scena alla Royal Albert hall per il 25esimo dello spettacolo.

Basta collegarsi dalle ore 20:00 (e per le 48 ore successive) di oggi sulla pagina youtube THE SHOWS MUST GO ON e godersi lo spettacolo (con opzione sottotitoli disponibile) del quale vi parliamo ora più diffusamente. Buon divertimento


NATIONAL THEATRE: TREASURE ISLANDS – da giovedì 16 aprile

http://ntlive.nationaltheatre.org.uk

La prestigiosa istituzione teatrale londinese offre gratuitamente alcuni spettacoli dal suo archivio, ognuno disponibile per una settimana: dal 16 aprile è disponibile la dinamica versione del classico di Robert Louis Stevenson TREASURE ISLANDS (L’isola del tesoro). Una suggestiva e simpatica produzione, ricca di movimenti di scena, musica … una bella avventura a teatro per tutte le età.

Anche il Teatro Bolshoi di Mosca si è unito alla bella iniziativa di offrire spettacoli registrati a tutti coloro che sono costretti a casa per l’emergenza sanitaria che ha colpito gran parte del mondo.
Con i teatri chiusi restiamo comunque in contatto con queste istituzioni che, come ben sanno tutti coloro che seguono da anni le proposte del Cinema Tiberio, sono regolarmente ospitate con dirette e differite all’interno della nostra programmazione. Proprio nel pomeriggio di domenica 23 febbraio, quando fu comunicata la prima chiusura dei luoghi di spettacolo, avevamo ospitato “Il lago dei cigni” in diretta da Mosca. Con l’auspicio di poter riprendere in autunno, appena possibile, i nostri appuntamenti dedicati alla danza e all’opera, intanto non restiamo digiuni di danza grazie a queste proposte gratuite in streaming. Potete vedere alcuni balletti del Bolshoi per 24 ore a partire dalle ore 17 di ogni sabato sulla pagina youtube del Teatro https://www.youtube.com/user/bolshoi


Sabato 18 aprile SPARTACUS (2013)

Musiche di Katchaturian, coreografie di Grigorovich

Con Svetlana Zakharova, Anna Nikulina, Mikhail Lobukhin, Vladislav Lantratov

Ispirato alla leggendaria figura del gladiatore, celebrato dal film di Stanley Kubrick con Kirk Douglas, questp sensuale ed epico balletto è diventato uno dei punti di riferimento artistici del teatro Bolshoi sin dalla sua creazione nel 1968.


Sabato 25 aprile UN EROE DEL NOSTRO TEMPO (2017)

Musiche di Demutsky, coreografie di Possokhov

Con Igor Tsvirko, Olga Smirnova, Ekaterina Shipulina, Svetlana Zakkharova

Pechorin, un giovane ufficiale, inizia un viaggio attraverso le maestose montagne del Caucaso, lungo un cammino segnato da vari incontri appassionati. Disilluso e noncurante, continua a infliggere pene a se stesso e alle donne attorno a lui… La storia incentrata sull’eroe Pechorin, tratta dal capolavoro letterario di Mikhail Lermontov, segue in tre storie separate i suoi strazianti tradimenti. Un balletto emozionante ed innovativo che può essere visto solo al Teatro Bolshoi.

La musica, da sempre, ci tiene compagnia, ci stupisce, ci fa viaggiare con la mente. Per questa domenica in quarantena, vi proponiamo qualcosa di nuovo ma nel solco della musica classica. Due giovanissimi protagonisti della scena internazionale che si stanno imponendo con carisma e talento. Abbiamo selezionato per ciascuno un’intervista recente (disponibile solo in inglese, ma potreste attivare la traduzione automatica) e un brano del loro repertorio. Alzate il volume e godetevi la grande musica nelle mani di giovani artisti.


ALEXANDER MALOFEEV – pianista – classe 2001

Alexander Malofeev è un giovane pianista russo che è riuscito a farsi conoscere grazie alla sua straordinaria esibizione al Concorso Tchaikovsky per giovani musicisti nel 2014, ottenendo il Primo Premio. Nel 2016 ha vinto il Grand Prix al Concorso Internazionale per Giovani Pianisti “Grand Piano” e, nell’aprile 2017, in occasione dei concerti inaugurali del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, ha ricevuto il premio “Giovane talento musicale dell’anno 2017”. Nel dicembre 2017 Alexander Malofeev è diventato il primo “Young Yamaha Artist”. Malofeev è nato a Mosca nell’ottobre del 2001. Attualmente studia all’Istituto per Giovani Musicisti ‘Gnessin’ di Mosca sotto la guida di Elena Berezkina, insignita del titolo russo di Lavoratore Onorato della Cultura.
Malgrado la giovane età, Alexander Malofeev si è già esibito su palcoscenici prestigiosi teatri mondiali per “solo” concert ed altresì con le migliori orchestre di tutto il mondo.

Da canale YouTube abbiamo selezionato l’intervista del 2019 rilasciata alla Fondation Louis Vuitton.
Link intervista: https://youtu.be/nXYqyDn67kU

ed il concerto appena pubblicato questo mese, registrato con la Baltic Sea Philharmonic  “S.Rachmaninoff Piano Concerto No.2” (uno dei suoi autori preferiti):
Link concerto: https://youtu.be/0CW6cxApOBg


Promo picture

JAKUB JOZEF ORLINKSKI – controtenore – classe 1990

Polacco di Varsavia e nato nel 1990, subito dopo la caduta del comunismo, Orliński è cresciuto sviluppando due grandi passioni, il canto gregoriano e la breakdance. La prima ha avuto un ruolo fondamentale nel definire le qualità artistiche di un controtenore il cui canto si contraddistingue per una levigatezza marmorea ed estrema purezza timbrica, mentre la seconda ha plasmato le qualità di performer che sul palcoscenico dimostra una notevole consapevolezza del proprio corpo. La natura sembra essere stata particolarmente generosa con Orliński, non solo per una voce che affascina e seduce, ma anche per delle fattezze fisiche che, come mostrano la copertina e gli inserti del cd, ricordano quelle del David di Michelangelo o di una divinità greca.

Il nome di Orlinski è balzato alla notorietà di massa nel 2017 grazie un live streaming per France Musique (il cui video su Youtube conta ora quasi 5 milioni di visualizzazioni), dove eseguiva con disarmante bellezza “Vedrò con mio diletto” da Il Giustino Vivaldi, aria che all’epoca fu un portafortuna anche per il collega Philippe Jaroussky. Da lì è stato tutto un susseguirsi di incisioni e ingaggi, tra cui citiamo il debutto come Rinaldo la scorsa estate a Glyndebourne.

Dal canale YouTube abbiamo selezionato l’intervista del 2019 per Dog & Trumpet
Link intervista: https://youtu.be/GwBj7ct8JQk

Il famoso brano proposto in live streaming nell’estate del 2017 per France Musique a Aix-en-Provence che ha fatto conoscere l’artista:
Link “Vedrò con mio diletto” : https://youtu.be/yF4YXv6ZIuE

Ed il video “pop” del brano di Händel “Pena tiranna” incluso nell’ultimo CD “Facce d’amore”:
link: https://youtu.be/ZMW7M3ebRwk

Il catalogo di Rai Play continua ad arricchirsi per la gioia di tutti gli appassionati del bel canto. Oggi segnaliamo due produzioni andate in scena al Teatro alla Scala di Milano, da vedersi a proprio piacimento e gratuitamente in questi giorni, sulla piattaforma Rai. #andratuttobene


ANDREA CHENIER di Umberto Giordano, 2017 (124 minuti)

link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/andreachenier

Andrea Chenier di Giordano è nell’allestimento firmato da Mario Martone, con la direzione di Riccardo Chailly, che ha inaugurato la stagione scaligera nel 2017. Titolo cardine del repertorio verista nato alla Scala nel 1896 e qui rappresentato per l’ultima volta nel 1985 sotto la direzione dello stesso Chailly, l’opera rievoca la Rivoluzione francese e in particolare la vita di Andrea Chénier, poeta ghigliottinato dai giacobini nel luglio del 1794, a partire dal libretto di Luigi Illica, di cui ricorre quest’anno il centenario della scomparsa. Preceduto da una lezione che spiega la genesi del dramma lirico di Giordano, tenuta dal Maestro Chailly e dal regista Martone agli studenti delle Università milanesi, lo spettacolo si avvale delle scene di Margherita Palli, dei costumi di Ursula Patzak e delle luci da Pasquale Mari, mentre Daniela Schiavone cura la coreografia. Protagonisti sul palco Yusif Eyvazov nel ruolo del titolo, Anna Netrebko in quello di Maddalena di Coigny, Luca Salsi nei panni di Carlo Gérard, Annalisa Stroppa in quelli della mulatta Bersi e Mariana Pentcheva come la Contessa di Coigny.
Completano il cast Judit Kutasi (Madelon), Gabriele Sagona (Roucher), Carlo Bossi (“Incredibile”), Costantino Finucci (Pietro Fléville), Francesco Verna (Mathieu), Gianluca Breda (Fouquier Tinville), Manuel Pierattelli (Abate), Romano Dal Zovo (Schmidt) e Riccardo Fassi (Maestro di casa, Dumas).


SIMON BOCCANEGRA di Giuseppe Verdi, 2010 (149 minuti)

link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/simonboccanegra

Simon Boccanegra è tra i titoli verdiani più identificati con la Scala. In tempi di discordi posizioni critiche fu Gianandrea Gavazzeni a farsene paladino; il 7 dicembre 1971 Claudio Abbado e Giorgio Strehler firmarono uno spettacolo storico che contribuisce a formare l’identità del Teatro. Partitura densa e ombrosa, Simon Boccanegra è una sfida per ogni direttore: Daniel Barenboim la assume con autorità musicale e senso tragico nel 2010 contando in palcoscenico sulla forza carismatica di Plácido Domingo che nella parte del protagonista tornava alla Scala come baritono. Con lui un cast inappuntabile formato da Anja Harteros, Fabio Sartori e Ferruccio Furlanetto.
Federico Tiezzi immagina per quest’opera eminentemente politica uno spettacolo elegante ed essenziale in cui l’illusoria ambientazione storica svanisce nell’ultima scena quando accanto ai protagonisti in abiti trecenteschi appare il coro in abiti del tempo di Verdi e un gigantesco specchio riflette la platea a indicare l’immutata validità del messaggio di Verdi.

Shakespeare o Webber? Musical o commedia? Travestimenti o mostri? Fate il vostro gioco, o  meglio, la vostra scelta, affidandovi al ricco ventaglio di proposte teatrali da Londra (e non solo), disponibili gratuitamente in streaming, con opzione sottotitoli in inglese o, quando disponibile, traduzione in italiano (consigliamo i primi, lo sforzo vale la candela…). #andratuttobene


LOVE NEVER DIES di Andrew Lloyd Webber

https://www.youtube.com/watch?v=eXP7ynpk1NY

>> NB: disponibile solo fino alle ore 20:00 del 26 aprile 2020

Dopo la trasmissione dell’edizione speciale per i 25 anni di THE PHANTOM OF THE OPERA proposta la scorsa settimana, sul canale You Tube “The Shows Must Go On” dove ogni settimana Sir Andrew Lloyd Webber offre uno dei suoi celebri spettacoli a disposizione per 48 ore, da venerdì 24 aprile alle ore 20 sarà possibile vedere LOVE NEVER DIES, il seguito del “Phantom”, nell’edizione andata in scena a Melbourne nel 2011. La storia di “Love Never Dies”, andato in scena per un anno e mezzo a Londra, da febbraio 2010 ad agosto 2011, con Ramin Karimloo e Sierra Boggess rispettivamente nei ruoli di Phantom e Christine, ruoli che hanno rivestito anche nell’edizione speciale del 25esimo, si svolge dieci anni dopo i fatti all’Opéra di Parigi. L’azione si sposta a New York, a Coney Island, dove il Fantasma si è rifugiato con Madame Giry e la figlia Meg ed ha creato un fantasmagorico Luna Park. L’uomo con la maschera si strugge ancora d’amore per Christine, invitata, senza che sappia chi è il suo benefattore, a cantare nel parco di divertimenti. Christine arriva in America con il marito Raoul e il figlio di dieci anni Gustave e ben presto scopre la vera natura dell’invito… “Love Never Dies” ha avuto una storia piuttosto travagliata tra rinvii della prima, aggiustamenti dello spettacolo in corso d’opera e una produzione a Broadway mai andata in scena. La versione proposta, con le modifiche che hanno reso lo spettacolo più agile, rende comunque giustizia ad un musical che ha sempre dovuto competere con il suo formidabile antagonista, ancora oggi tra i maggiori successi di teatro musicale nel mondo. Nel ruolo di Phantom c’è Ben Lewis e in quello di Christine Anne O’ Byrne. Per questo seguito, il primo sequel di un musical andato in scena a Londra, Webber non ha utilizzato, se non come brevissime citazioni, arie da “Phantom of the Opera” ed ha composto nuovo materiale, eccetto l’aria “Love Never Dies”, già utilizzata per “The Heart is slow to learn” cantata in occasione del 50esimo compleanno del compositore e nel musical, sempre firmato da Webber, “The Beautiful Game” con il titolo “Our Kind of Love”.


TWELFHT NIGHT (La dodicesima notte) di William Shakespeare NT LIVE

https://www.youtube.com/watch?v=aig5ObghHS4

Da venerdì 24 aprile alle ore 20 per una settimana potete ammirare “La dodicesima notte” (il titolo si riferisce alla festività dell’Epifania che cade dodici giorni dopo il Natale) di Shakespeare, nell’allestimento diretto da Simon Godwin con Tamsin Greig nel ruolo di Malvolia, andata in scena nel 2017 a Londra con grande successo. La commedia fu certamente rappresentata nel 1602 al Middle Temple Hall e per la trama Shakespeare, che compose il testo tra il 1599 e il 1601, si ispirò al canovaccio de “Gl’ingannati”, commedia rappresentata a Siena a metà del ‘500.
“La dodicesima notte” è ambientata in Illiria, antica regione dei Balcani, dove fa naufragio una nave sulla quale viaggiano i gemelli Viola e Sebastian. Viola si ritrova sola sull’isola e si mette alla ricerca del fratello in una terra sconosciuta, entrando in contatto con il duca Orsino e la consorte Olivia e dando vita ad una vorticosa serie di scambi di identità, confusi ulteriormente da passioni amorose che colpiscono i personaggi della storia, ognuno dei quali non è quel che sembra…

Non mettere l’arte… da parte. Torniamo alle bellezze artistiche grazie a due documentari disponibili su Rai Play, il primo, recentissimo, dedicato a Raffaello, ed il secondo imperniato su Leonardo da Vinci ed il suo quadro più celebre ma anche più enigmatico. #andratuttobene


RAFFAELLO IL GENIO SENSIBILE  di Luca Trovellesi Cesana, 2020 (92 minuti)

>link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/raffaelloilgeniosensibile

Nonostante il taglio rigoroso, scientificamente aggiornato, la narrazione, molto dinamica, è affidata al giovane storico dell’arte Luca Tomìo, che conduce i telespettatori in un viaggio non solo attraverso le opere di Raffaello ma attraverso i luoghi, anche segreti, inediti e suggestivi, che sono state tappe fondamentali del suo percorso umano e creativo: l’infanzia a Urbino, la giovinezza a Perugia e in Umbria, la maturità a Firenze e il trionfo nella Roma di papa Giulio II.
Per raccontare la fama planetaria di Raffaello è stato scelto di sviluppare un focus sulle sue opere conservate al Museo di Stato dell’Ermitage di San Pietroburgo, così come in Italia è stata scelta Milano per documentare come i due capolavori di Raffaello conservati in città, lo Sposalizio della Vergine a Brera e il cartone per la Scuola d’Atene, beneficino di allestimenti molto innovativi, come quelli di Leonardo e di Michelangelo al Castello Sforzesco. A Firenze, oltre alle opere conservate agli Uffizi e Palazzo Pitti, il percorso narrativo si snoda alla scoperta dei palazzi familiari e privati che hanno agevolato l’ascesa di Raffaello, i Doni, i Taddei, i Pandolfini ma anche quelli che costituiscono il grande patrimonio rinascimentale della città, da Palazzo Gondi a Palazzo Corsini, dove è stato eccezionalmente documentato l’unica opera ancora in collezione privata di Raffaello, il cartone per il ritratto di papa Giulio II. Anche a Roma, oltre alle numerose e ben note opere conservate nei musei cittadini e in Vaticano, che documentano l’attività di Raffaello pittore, il percorso narrativo si snoda anche attraverso la conoscenza delle meraviglie archeologiche della Città Eterna, di cui l’artista era stato nominato primo soprintendente, e di quelle rinascimentali ordite da Raffaello stesso e dal suo mentore Donato Bramante, anche quelle più misconosciute, come la chiesa di Sant’Eligio degli Orefici. In Umbria, oltre alle opere note, proprio durante le riprese del documentario sono state testimoniate due nuove attribuzioni al giovane Raffaello, la Crocifissione nell’Oratorio di Sant’Agostino a Perugia e lo stendardo del Corpus Domini del Museo Diocesano di Gubbio, contribuendo ampiamente al chiarimento del percorso creativo del giovane urbinate nella fase della formazione, che include anche la Cappella Bella del Pinturicchio a Spello.


LEONARDO L’OSSESSIONE DI UN SORRISO di Jean- Pierre Isbouts, 2015 (58 minuti)

>link gratuito: https://www.raiplay.it/programmi/leonardolossessionediunsorriso

Anno 1503: Leonardo da Vinci torna a Firenze. Non lavora più per il Duca di Milano e non ha ancora commissioni importanti. Su suggerimento dell’amico Niccolò Machiavelli, accetta di dipingere il ritratto della moglie di un mercante. Quando l’artista incontra Madonna Lisa, una splendida giovane fiorentina, ne ha un’impressione così forte che dipinge non una, ma due versioni del suo ritratto. La seconda versione, a tutt’oggi oggetto di studio, verrà scoperta solo nel 2012, in un caveau svizzero. Comincia così, tra ricostruzioni e ipotesi scientifiche, la storia raccontata dal documentario “Leonardo, l’ossessione di un sorriso”. Il mistero della Gioconda affascina ormai da cinquecento anni. Esperti, scienziati, storici e scrittori hanno cercato per secoli di spiegare i segreti dietro questo quadro considerato il ritratto più famoso del mondo, analizzandone soggetto, tecnica e meraviglia. Nel filmato i maggiori specialisti del maestro fiorentino offrono nuove ipotesi e punti di vista sull’opera di uno dei più grandi geni italiani dell’Occidente.

C’è il balletto e c’è la prosa. A Londra non si sono persi d’animo nonostante la chiusura dei teatri e numerose sono le proposte gratuite in streaming disponibili. Questa settimana potete scegliere tra un notevole balletto ispirato a Shakespeare o una strepitosa messa in scena del romanzo “Frankenstein”. A voi la scelta e per la questione della lingua, soprattutto per il secondo spettacolo, i sottotitoli in inglese (volendo anche traduzione in italiano, anche se spesso approssimativa) sono disponibili


A WINTER’S TALE da “Il racconto d’inverno” di William Shakespeare

Coreografie di Christopher Wheeldon, musiche di Joby Talbot

https://www.youtube.com/watch?v=n-byR-6p-qA

Venerdì 1 maggio dalle ore 20 (disponibile per una settimana)

Ritorna la coppia creativa già responsabile dello stupendo balletto “Alice in Wonderland”, questa volta impegnata ad adattare la storia di amore e perdita di Shakespeare “Il Racconto d’Inverno”, vincitore nel 2014 dell’Oliver Awards. Con Il Racconto d’Inverno Wheeldon ha messo d’accordo critici e spettatori, che hanno accolto con entusiasmo questa storia originale e intensa, raccontata con raffinati passi di danza.

La trama narra la distruzione di un matrimonio a causa di una divorante gelosia, l’abbandono di una figlia e un amore apparentemente senza speranza. Eppure, con il rimorso e il rimpianto, dopo un ritorno alla vita che sembra miracoloso, alla fine il perdono e la riconciliazione potranno forse trionfare Ad interpretare questo balletto narrativo moderno, con scene e costumi di grande impatto creati da Bob Crowley, ci sono Lauren Cuthbertson (Hermione), Ryoichi Hirano (Leontes), Sarah Lamb (Perdita), Vadim Muntagirov (Florizel) Laura Morera (Paulina) Matthew Ball (Polixenes), Ania Safonova (Concert Master).


FRANKESTEIN dal romanzo di Mary Shelley

Canale You Tube NT Live https://www.youtube.com/user/ntdiscovertheatre/featured

30 aprile, ore 20 (prima versione), 1 maggio, ore 20 (seconda versione)

Con la regia di Danny Boyle, il regista noto per acclamati film come “The Millionaire” che gli ha valso l’Oscar come miglior regista ed il recente “Yesterday” (senza dimenticare il suo primo grande successo “Trainspotting”), un adattamento del romanzo gotico di Mary Shelley che si potrà vedere solo per due giorni il 30 aprile (prima versione) e il 1 maggio (seconda versione) alle ore 20: la particolarità di questo spettacolo teatrale è che gli attori Benedict Cumberbatch e Jonny Lee Miller si sono scambiati i ruoli per tutta la durata delle performances previste, così ogni sera l’uno interpretava il mostro e l’altro la creatura e vice versa la sera successiva. Per ammirare al meglio le caratterizzazioni dei due attori, protagonisti di uno spettacolo fascinoso ed inquietante come del resto esige il materiale narrativo, il National Theatre propone le due versioni nei due giorni, in modo da gustare le singole caratterizzazioni dei personaggi, se riuscite a vederle entrambi, altrimenti scegliete secondo i vostri gusti personali e le vostre disponibilità di orario

Opera, musical o prosa? A Londra sipari ancora chiusi nei luoghi di spettacolo, almeno fino a fine giugno, ma il West End non è certo avaro di proposte: oggi abbiamo tre spettacoli scelti disponibili in streaming gratuitamente per una settimana, a voi la scelta.


LA TRAVIATA di Giuseppe Verdi

https://www.roh.org.uk

La Royal Opera House propone la bella edizione del classico verdiano diretta da Richard Eyre nel 2019 diretta dal maestro Antonello Manacorda, al suo debutto londinese. La traviata propone un cast d’eccellenza che include uno dei volti più amati della Royal Opera, Plácido Domingo. L’opera racconta la storia della cortigiana parigina Violetta (Ermonela Jaho) e del suo tragico amore proibito con Alfredo Germont (Charles Castronovo). Il loro romantico idillio in campagna termina improvvisamente quando Giorgio (Domingo), il padre di Alfredo, scioccato dalla loro relazione scandalosa, convince Violetta a lasciare Alfredo per il bene della sua famiglia, pur sapendo che Violetta è seriamente malata. Alfredo, sconvolto, viene a conoscenza della verità solo quando Violetta è ormai sul letto di morte.

L’opera contiene alcune delle arie più memorabili di Verdi come ‘Sempre libera’ e ‘Addio del passato’, esempi eccellenti del lirismo accattivante dell’opera italiana. La produzione di Richard Eyre per la Royal Opera mette in evidenza tutti i colori emozionali: dall’esaltante scoperta dell’amore, attraverso il doloroso confronto con la realtà, fino all’inevitabile conclusione. Lo sfarzo delle scene e dei costumi d’epoca accentua il realismo di una narrazione commovente basata sul romanzo e il dramma teatrale di Alexander Dumas figlio “La signora delle camelie” a sua volta ispirata dalla vita della cortigiana parigina Maria Duplesiss.


ANTONIO E CLEOPATRA  di William Shakespeare

https://www.youtube.com/watch?v=lWc6_aCTqI0

Due interpreti d’eccezione come Ralph Fiennes (“Schindler’s List”, la saga di “Harry Potter”) e Sophie Okonedo (“Hotel Rwanda”) danno vita alla celebre coppia segnata dal destino, con la regia di Simon Godwin. Giulio Cesare e i suoi assassini sono morti. Il generale Marco Antonio regna accanto ai fedeli difensori di Roma.
Ma il generale si è innamorato ricambiato della Regina d’Egitto Cleopatra e in una lotta tragica tra le devozione e il dovere, l’ossessione si trasforma in un catalizzatore per la guerra. La politica e la passione si intrecciano violentemente in questa appassionante storia di potere.


BY JEEVES di Andrew Lloyd Webber

https://www.youtube.com/watch?v=jWWB2U3mntQ

Si tratta di uno dei musical meno noti di Webber, realizzato nel 1975, dopo “Jesus Christ Superstar”, questa volta senza la collaborazione di Tim Rice che abbandonò il progetto del musical ispirato ai divertenti romanzi di P.G. Wodehouse (Rice poi tornò in coppia con Webber per un altro grande successo, il musical “Evita”) dedicati allo scaltro maggiordomo Jeeves. La prima versione, con il libretto del commediografo Alan Ayckbourn non ebbe successo ma il musical fu gratificato dal consenso degli spettatori nella nuova edizione andata in scena nel 1996 a Londra e nel 2001 a Broadway: l’edizione che vedremo è una registrazione effettuata a Toronto per la tv canadese, mai andata in onda in Italia, con John Sherer, nel ruolo di Bertie, il ricco e annoiato giovane gentiluomo che ha la fortuna di avere a suo servizio lo scaltro valletto Jeeves (interpretato da Martin Jarvis). Se conoscete i romani di Wodehouse dedicati a Jeeves sapete che si tratta di storie spassose e se lo humour inglese vi è congeniale è un musical davvero spiritoso e spensierato.