in diretta dal Teatro alla Scala di Milano
TOSCA
opera di Giacomo Puccini
Direttore: Riccardo Chailly
Regia Davide Livermore
scene: studio Giò Forma
costumi: Gianluca Falaschi
con Anna Netrebko, Francesco Mieli, Carlo Cigni
durata 2 ore 25 minuti (incluso intervallo)
Tosca di Giacomo Puccini, una delle opere più famose e amate nella storia del melodramma otto-novecentesco, darà il via alla Stagione scaligera.
“Puccini è per me tra gli autori di una vita, e in anni di studio e di direzione ho avvertito sempre di più l’importanza di una rilettura che tenesse conto del dibattito musicologico, in linea con quanto già avvenuto con autori come Rossini o Verdi”, così racconta Riccardo Chailly che avverte nel Teatro alla Scala “la responsabilità di allargare la conoscenza della straordinaria ricchezza dell’opera italiana, un vero patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, non solo portando alle scene opere poco eseguite, ma anche aggiornando e approfondendo la percezione dei capolavori più celebri”.
La genesi di Tosca fu turbata inizialmente da alcune difficoltà. Puccini, rimasto folgorato dalla rappresentazione di La Tosca di Victorien Sardou al Teatro Filodrammatici di Milano, all’inizio del 1889, pensò di ricavare dal soggetto un’opera. Si rivolse a Giulio Ricordi per ottenere i diritti dell’autore, il quale non oppose un netto rifiuto, ma dimostrando una certa freddezza concesse a Ricordi l’assenso a favore di un altro compositore, Alberto Franchetti, reduce da un recente successo. Luigi Illica preparò l’abbozzo del libretto e lo fece approvare da Sardou in presenza di Ricordi e di Giuseppe Verdi (in quel tempo a Parigi).
Dopo pochi mesi Franchetti manifestò la sua rinuncia all’operazione, permettendo a Ricordi di commissionare nel 1895 l’opera a Puccini che, dopo il successo de La bohème, si dedicò subito, nella primavera del 1896, alla composizione. Partecipò alla stesura del libretto anche Giuseppe Giacosa, nonostante ritenesse il soggetto poco poetico, e che il successo del dramma fosse da ascrivere alla presenza e alla bravura nelle recite parigine di Sarah Bernardt. Il soggetto fu snellito e ridotto da 5 a 3 atti, furono inoltre eliminati parecchi personaggi secondari per concentrare la vicenda sul famoso triangolo Scarpia-Tosca-Cavaradossi. Dopo alcuni contrasti e ripensamenti l’opera fu completata nel 1899, per essere pronta ad andare in scena il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma. All’inizio l’opera fu criticata dalla stampa, ma ben presto Tosca si avviò verso un successo che potremmo definire universale.
Biglietti: € 12 / € 10
Nell’intervallo verrà offerto agli spettatori un piccolo riferisco a cura del Cinema Tiberio.