Rassegna DOC.DOC CHI E’? presenta
ALLA RICERCA DI EUROPA
regia Alessandro Scillitani
con Paolo Rumiz, Pietro Tassinari
documentario
Italia 2018
Evento speciale in occasione del 9 maggio – Festa dell’Europa!
Alla proiezione delle ore 21 sarà nostro ospite il regista Alessandro Scillitani*
Europa è nata in Oriente. Nelle terre dei Fenici. Fu Giove, innamorato di lei, a portarla via mare in Occidente dopo averla ingannata sotto le sembianze di un mansueto toro bianco.
Moya è una barca inglese che ha passato gran parte della sua esistenza in Inghilterra.
Data la situazione attuale, con Brexit che si avvicina e il vento dei nazionalismi, lo storico e skipper Piero Tassinari e lo scrittore Paolo Rumiz sentono il bisogno di mostrare che cosa significa essere europei, cos’è l’Europa, e quindi rintracciare dove nasce Europa, da qui nasce la follia di trasformare Moya in un toro, trovare le corna… Zeus che si trasforma in toro, rapisce Europa dalla Fenicia, dall’Asia, la porta in Europa.
Così comincia un viaggio nel Mediterraneo, tra la Turchia e la Grecia, alla ricerca di Europa. Dov’è Europa? Ovunque e in nessun luogo, qualcuno dice.
BIGLIETTERIA: € 7 / € 6
prima visione
ORARI: ore 21.00 (a seguire incontro con il regista)
*Alessandro Scillitani è autore di documentari, musicista e cantante. Delle sue opere cura sceneggiatura, regia, montaggio e musiche. Dal 2011 collabora con il noto scrittore e giornalista Paolo Rumiz, con il quale ha realizzato numerosi film (tra cui L’albero tra le trincee, Il cammino dell’Appia antica), molti dei quali distribuiti con Repubblica e sono stati proiettati al Cinema Tiberio in diverse occasioni.
ALLA RICERCA DI EUROPA è divenuta l’ultima importante testimonianza di Pietro Tassinari, docente di Greco antico e Latino all’Università di Cardiff, venuto a mancare nell’aprile 2019 all’età di 52 anni, dopo una lunga malattia.
Tassinari, di origine triestina, esperto velista, era anche noto come skipper di illustri personaggi, tra cui l’attore Anthony Quinn. «Navigare con lui era un’esperienza unica, con lui si andava alla ricerca di se stessi», ricorda Paolo Rumiz.